Tra gli enti di formazione revocati, o destinatari dell'avvio del procedimento di revoca dell'accreditamento, non rientra l'aram di messina. A precisarlo al nostro giornale è il legale rappresentate, elio sauta. Che spiega: "apprendo da certa stampa che l'aram sarebbe nell'elenco dei 43 enti revocati. Smentisco la notizia".
Formazione, l’Aram smentisce: Non siamo tra i revocati
Tra gli Enti di formazione revocati, o destinatari dell’avvio del procedimento di revoca dell’accreditamento, non rientra l’Aram di Messina. A precisarlo al nostro giornale è il legale rappresentate, Elio Sauta. Che spiega: “Apprendo da certa stampa che l’Aram sarebbe nell’elenco dei 43 Enti revocati. Smentisco la notizia”.
Dopo la precisazione, il legale rappresentante dellEnte rincara la dose: Non è giusto allarmare i dipendenti in un momento di estrema delicatezza per il settore”. Poi, seccato per l’accaduto, Sauta esterna la forte preoccupazione per la tenuta del sistema formativo regionale. “È vero – dice – che ci siamo ritrovati a licenziare il personale in esubero lo scorso novembre, ma non siamo a rischio chiusura anche se, in assenza di una prosecuzione delle attività, mi troverò costretto a chiudere i battenti”.
Analizziamo brevemente i numeri di questo Ente, il cui futuro è strettamente legato alle prossime decisioni del Governo regionale sul settore.
L’Aram, in atto, è un Ente che gestisce circa 25 mila ore di formazione attraverso l’Avviso 20/2011. Ad oggi ha già svolto circa l85 per cento dell’attività formativa assegnata, ricevendo solamente il primo acconto pari al 25 per cento sulla prima anticipazione; tale acconto è stato destinato dall’ente al pagamento gli stipendi del personale.
Si rileva che, avendo già superato l’80 per cento di attività effettivamente svolta, l’Ente avrebbe dovuto ricevere dall’amministrazione regionale il secondo acconto, pari al 30 per cento del finanziamento. Invece, come abbiamo più volte sottolineato in diversi articoli, il Governo regionale non ha mantenuto gli impegni assunti e non ha ancora erogato le quote di finanziamento nel frattempo maturate dall’Ente. Che, nel caso dell’Aram, in buona sostanza, corrisponderebbe al 55 per cento del finanziamento già maturato.
L’ente messinese, nel novembre 2012, come dicevamo, ha dovuto mettere in mobilità 60 dipendenti. Dopo la dichiarazione di stato di crisi, comunicata dalle associazioni degli Enti formativi, Forma Sicilia e Cenfop, alle organizzazioni sindacali lo stesso Ente ha convocato, per il prossimo 11 aprile, alle ore 15,00 c/o la propria sede formativa di Palermo, i sindacati. Il motivo? L’avvio delle procedure di mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge 223 del 23 luglio 1991.
Il provvedimento riguarderà, ovviamente, il 100 per cento del personale in carico all’Ente che è composto da 104 unità. Per quanto riguarda le retribuzioni del personale, l’Ente ha provveduto a saldare le spettanze relative al 2011, mentre deve ancora 2,5 mensilità relative all’anno 2010 a causa di un contenzioso con la Regione. Per quanto riguarda il 2012/2013 il presidente Sauta ha sottolineato al nostro giornale che l’Aram provvederà a saldare le spettanze dovute non appena l’Amministrazione regionale si deciderà ad erogare quanto già maturato, ovvero, come già ricordato, il 55 per cento del finanziamento di cui all’avviso 20/2011.