Assistiamo attoniti a uno scontro senza precedenti tra un’organizzazione sindacale di rilievo nazionale -la Cisl – e il Governo della Regione. Uno scontro che dura ormai da qualche settimana. E che si è acuito negli ultimi giorni dopo la dura presa di posizione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che denunciato un sindacalista della Cisl, Giorgio Tessitore, accusato di aver minacciato lo stesso presidente, l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, e la dirigente generale del settore, Anna Rosa Corsello.

La Cisl, che ha respinto le accuse del governatore, ha proclamato per questa mattina una protesta davanti la sede dell’assessorato regionale alla Formazione, a Palermo, in via Ausonia.

Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Vito Cudia segretario regionale Cisl Scuola e Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola passano al contrattacco.

“È grave – affermano – e antidemocratico, l’invito del presidente della Regione a non protestare, arrogandosi con fumose dichiarazioni l’impegno a tutelare i lavoratori. Non ci interessa difendere il sistema pachidermico degli Enti di formazione professionale così com’è ma riqualificarlo”.

Per la Cisl siciliana, “i lavoratori non devono pagare gli errori dei Governi passati e del Governo attuale. Invitiamo pertanto gli operatori in piazza. Resteremo davanti la sede dell’assessorato fino a quando non avremo risposte serie e concrete e non i soliti annunci”.

“La Cisl non intimidisce nessuno – scrive Bernava al governatore – chiede solo tutele per le migliaia di operatori del settore. Il presidente Crocetta che chiarisca subito ed eviti di lanciare accuse generiche in modo equivoco. Non è nostro interesse e volontà esasperare un clima di tensione sociale arrivato già al punto di difficile controllo. Chiediamo solo confronto e rispetto del ruolo del sindacato”.

“Crocetta “sbaglia se considera intimidazioni le proteste e le critiche sindacali. Apra subito il confronto, il nostro interesse è solo tutelare i lavoratori. Lo sentiamo un dovere particolare, i lavoratori sono terrorizzati e impauriti per il loro futuro. Non vorremmo che intorno a Lei ci fosse qualche suggeritore non del tutto libero da interessi”.

La replica del presidente Crocetta è tagliente. Il Governatore parla di uno sciopero “La vergogna di “uno sciopero contro i lavoratori della formazione”. E ricorda che sono alcuni Enti a non aver pagato i lavoratori.

A noi questa polemica, lo ribadiamo, ci lascia attoniti. Le parole dei sindacalisti della Cisl destano in noi molte perplessità. Solo ora i vertici di questa organizzazione sindacale si accorgono del “sistema pachidermico” degli Enti? Il pachiderma la Cisl siciliana lo ha avuto in casa per decenni. Ora che è pieno di ‘buchi’ non va più bene? E chi ha gestito pe tanti anni lo Ial Cisl?

L’organizzazione sindacale parla, poi, di errori del Governo passato e del Governo attuale. Il Governo passato è quello di Raffaele Lombardo, che ha gestito il settore, martoriandolo, insieme con l’ex assessore Mario Centorrino e l’ex dirigente generale, Ludovico Albert. Dov’era la Cisl siciliana quando il Trio LAC faceva il bello e il cattivo tempo, mandando abusivamente in soffitta una legge regionale – la legge n. 24 del 1976 – a colpi di decreti? Di fatto provando ad abrogare, sempre abusivamente, con semplici atti amministrativi ciò che era invece stato stabilito con legge dall’Assemblea regionale siciliana?

Cari signori della Cisl siciliana, il presidente della Regione – l’abbiamo scritto ieri – fa male ad esacerbare gli animi. Forse lo fa perché ha ereditato un settore allo sbando, con i fondi europei scomparsi e i fondi regionali inesistenti, e quindi prende tempo. Ma se c’è un’organizzazione sindacale che dovrebbe evitare di parlare degli errori del Governo passato, ebbene, questa è proprio la Cisl siciliana che con Lombardo, con Centorrino e con Albert è andata a nozze.

Detto questo, forse è arrivato il momento di parlare di cose concrete, mettendo da parte le polemiche sterili e inutili.