Formazione: la gestione dello Ial Sicilia è passata al movimento “Il Megafono”?

Cambio al vertice del più grande ente formativo dell’Isola, lo Ial Sicilia. Da qualche tempo Vincenzo Conticello ha sostituito Salvatore Raspanti alla guida del citato ente ricoprendo la carica di amministratore unico. Anche il direttore generale, Massimiliano Ciccia, starebbe per essere sostituito. Si farebbe, tra gli altri, il nome di Guadalupi.

Cosa si nasconde dietro l’avvicendamento di dette cariche sociali? Secondo diverse indiscrezioni, ci sarebbe stato un vero e proprio cambio di casacca. Pare che lo Ial sia passato dalle mani del gruppo politico in seno al Pd, conosciuto come “Innovazione democratica” capeggiato da diversi parlamentari di spicco del Pd come Francantonio Genovese, Antonino Papania, Franco Rinaldi, Baldo Gucciardi e Salvatore Cardinale, ad ambienti riconducibili al senatore Beppe Lumia. Quindi, se fossero confermate le citate indiscrezioni, il più grande Ente di formazione siciliano sarebbe passato ad soggetti non completamente estranei al partito del presidente della Regione, Rosario Crocetta, cioè al Megafono.

In diversi ambienti del settore della formazione professionale si afferma che proprio questo cambio di casacca avrebbe “salvato” lo Ial Sicilia dalla definitiva perdita del finanziamento regionale. E’ proprio cosi’? Abbiamo approfondito la questione attraverso un contatto vicino al management dell’Ente.

Lo Ial Sicilia, lo ricordiamo, nei mesi scorsi era stato destinatario del decreto di revoca dell’accreditamento per gravi fatti amministrativi. Provvedimento assunto dall’amministrazione regionale che avrebbe comportato come conseguenza l’esclusione dal finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 e dalla prosecuzione delle attività degli sportelli multifunzionali.

Avevamo gia’ scritto in un nostro precedente articolo che la decisione dell’amministrazione di procedere alla revoca diretta anziché all’avvio del procedimento di revoca dell’accreditamento ci era sembrata esagerata. Tanto più’ che la diffida accertativa dell’Ispettorato del lavoro mirava a verificare le ragioni dei ritardi nei pagamenti ai lavoratori. Il provvedimento è apparso esagerato per via del fatto che i ritardi nel pagamento derivavano proprio dalla lentezza nell’emissione degli ordinativi di spesa proprio da parte dell’amministrazione regionale. Chiariamo il punto. A seguito del provvedimento del dipartimento regionale Formazione professionale, l’ente ha promosso una serie di iniziative che hanno consentito di chiarire la posizione e sistemare le cosiddette “carte”.

Come confermatoci da ambienti vicini al management dello Ial Sicilia, sono stati sottoscritti due accordi conciliativi, nelle scorse settimane, sia con le organizzazioni sindacali che con i lavoratori, creditori dell’ente di diverse mensilità arretrate. A seguito del concordato, che ha costituito una innovazione risolutiva sia nei riguardi della diffida accertativa che nei confronti dei lavoratori, l’Ente ha sanato la propria posizione rientrando nel diritto alla prosecuzione delle attività in tutte le filiere del sistema formativo. Tale accordo conciliativo e’ stato raggiunto durante la precedente amministrazione dell’ente e con il placet dell’attuale presidente, Conticello, nel frattempo subentrato alla presidenza dell’ente al predecessore Raspanti.

Rispetto a questo quadro amministrativo che ha visto lo Ial Sicilia regolare la propria posizione con lavoratori e amministrazione regionale, allo stesso spetta, quindi, proseguire le proprie attività salvaguardando cosi’ gli 854 dipendenti.

Un risultato, quello raggiunto dal precedente management dell’ente, che e’ determinante dal punto di vista sociale, si evitano procedure di mobilita’ e si tutela la compagine lavorativa in seno all’Ente in Sicilia.

I lavoratori dello Ial e il nuovo management attendono per i prossimi giorni novita’ in tal senso. Siamo certi che l’amministrazione regionale e l’assessore regionale per la Formazione professionale, Nelli Scilabra, trovera’ il tempo per emettere il provvedimento di accreditamento provvisorio per lo Ial Sicilia.

Se questi sono i fatti in successione, ci chiediamo perché sarebbe allora cambiata la compagine politica?

Se la vecchia amministrazione dell’ente ha chiarito i fatti addebitati dall’amministrazione regionale, dimostrando di avere ben operato, ed ha ripristinato un dialogo positivo con i propri dipendenti, quali motivi avrebbero spinto al cambio di vertice?

Proviamo allora a riflettere sul passaggio di “proprietà politica” dell’Ente, perché è su questo versante che emergerebbero le perplessita’.

Durante la gestione dello Ial Sicilia, riconducibile politicamente ad ambienti vicini alla corrente “Innovazione democratica”, che orbita intorno a Francantonio Genovese, l’Ente ha subito diversi controlli ed è stato individuato, forse frettolosamente, come responsabile di gravi illeciti amministrativi, al punto da dovere chiudere. Che stranezza! Diciamo frettolosamente, lo ribadiamo, perché gli addebiti vanno riscontrati in un contraddittorio prima di giungere a decisioni definitive, come ha fatto l’assessorato regionale per la Formazione professionale.

Del resto, gli amministratori dell’epoca hanno poi chiarito la posizione dimostrando come non vi fossero reati amministrativi da addebitare. Torniamo a chiederci, che sia stato un modo per far pressione politica sul più’ importante ente di formazione in Sicilia? Cosa sarà successo nel tempo che è intercorso tra la revoca dell’accreditamento, il chiarimento amministrativo che ha superato la diffida accertativa dell’Ispettorato del lavoro e il cambio di vertice amministrativo?

Non facciamo che il vero obiettivo fosse solamente politico e cioe’ quello di un gruppo politico ben individuato che avrebbe mosso le pedine con l’obiettivo di assumere la guida dell’ente? Tutto e’ possibile in politica e nella politica siciliana. Siamo sempre nell’alveo delle indiscrezioni che abbisognano di ulteriori approfondimenti. Gli unici elementi certi, pero’, sono la regolarita’ dell’ente e il cambio al vertice manageriale. Oggi l’amministratore unico, e a quanto pare lo sara’ anche il direttore generale di imminente nomina, ha avvicendato Raspanti, professionista vicino alla corrente “Innovazione democratica” del Pd. I sostituti, stante sempre alle summenzionate indiscrezioni, sarebbero invede graditi a Beppe Lumia e quindi al movimento Il Megafono, essendone il senatore uno dei massimi esponenti.

E il presidente Crocetta che ne pensa di questa situazione?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]