Formazione: i 420 milioni di euro del ‘Piano giovani’? Comu si li cugghieru li beddi pira…

Con molta probabilità, molti nostri lettori ci prenderanno per matti. Ma noi – questione di ‘Dna’ – dobbiamo dire quello che pensiamo. Il tema è quello della formazione professionale. E, in particolare, del cosiddetto ‘Piano giovani’: formula linguistica degna di chi l’ha inventata. O meglio, dei soldi di questo ‘Piano giovani’. Che, a nostro avviso, non ci sono più già da un pezzo.

Lo ribadiamo: probabilmente ci prenderanno per matti, Per propalatori di tesi che non stanno né in cielo, né in terra. Ma noi insistiamo. Per un motivo semplice: perché conosciamo i nostri ‘polli’. Perché conosciamo il Governo Monti, che somma inettitudine e ‘banditismo’ amministrativo in egual misura. E perché conosciamo troppo bene il Pd, Partito che, in Sicilia, è governato da ‘ascari’. Proviamo a motivare quello che stiamo dicendo.

Cos’è, in primo luogo, il ‘Piano giovani’? E’, come abbiamo detto, un’invenzione linguistica. Da cosa nasce? Dal fatto che qualche anno fa, quando erano già spariti – o stavano già sparendo – 1,6 miliardi di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla Sicilia (lo stanziamento totale ammontava a circa 2,1 miliardi di euro), il Governo regionale dell’epoca, per “mettere in sicurezza” 420 milioni di euro del Fondo sociale europeo, li spedisce a Roma, presso le ‘casse’ del MIUR.

Del ritorno di questi soldi si parla da tempo. Ma, appunto, se ne parla. Si dice che questi soldi, che sono nostri, della Sicilia, sono finiti sotto la ‘custodia’ del Ministro, Fabrizio Barca. Cioè del Governo Monti. Già una persona sana di cervello sa che per “mettere in sicurezza” i soldi di una Regione come la Sicilia, l’ultimo soggetto a cui è affidarli è il Governo Monti. Affidarglieli – come ha fatto il Governo regionale di Raffaele Lombardo, con l’avallo di Mario Centorrino, allora assessore regionale alla Formazione professionale, e Ludovico Albertm già dirigente generale di questo dipartimento regionale – è come affidare le pecore al lupo.

Ora invitiamo i nostri lettori a ragionare: l’ordine di scippare i 420 milioni di euro alla Sicilia per “metterli in sicurezza” nelle ‘casse’ del MIUR, è partito dal Pd. Secondo voi il Governo Monti, che ha rastrellato circa 4 miliardi di euro agl’italiani con l’Imu per versarli nelle ‘casse’ del Monte dei Paschi di Siena, tiene 420 milioni di euro della Sicilia e non li spende?

Lo ribadiamo:secondo noi i soldi se li sono già ‘mangiati’. E ora ‘babbiano’. E questo il motivo per il quale il Governo regionale di Rosario Crocetta – che è perfettamente organico al Pd – non vuole rifinanziare la seconda annualità dell’Avviso 20: perché i soldi non ci sono più.

Non a caso, prima hanno detto che, per utilizzare questi soldi, la Regione siciliana si deve mettere d’accordo con il Ministro Barca: il Ministro di un Governo fallimentare che ha finito di sfasciare l’economia italiana e che ha ridicolizzato il nostro Paese, a livello internazionale, con l’incredibile storia dei due marò.

Ma, fallimento del Governo Monti a parte, se i soldi sono nostri cosa c’entra il Ministro Barca? Con tutto il rispetto: ma questo signore chi è? Ora il Pd – tramite il Governo Crocetta – ha fatto sapere che i soldi del ‘Piano giovani’ verranno gestiti da Italia Lavoro. Sempre con tutto il rispetto: ma questi signori di Italia Lavoro chi sono? Cosa avrebbero fatto di speciale per aiutarci a gestire i nostri soldi?

Sapere qual è la verità, a nostro modesto avviso? I 420 milioni di euro se li sono già mangiati. Italia Lavoro avrà qualche ‘spicciolo’ in cassa. Questi signori contano di rinviare tutto a luglio, poi ad agosto si andrà al mare, a settembre ci ripensiamo.

A ottobre Italia Lavoro darà ai 10 mila lavoratori del settore un acconto dell’acconto dell’acconto. Una parte degli 800 euro mensili che il Governo Crocetta ha promesso ai 10 mila lavoratori del settore. Una miseria. Forse non hanno fatto così con la prima annualità dell’Avviso 20? Non hanno forse reperito i soldi ‘raschiandoli’ qua e là dai capitoli del bilancio regionale, erogando, peraltro, solo una parte della prima annualità dell’Avviso 20?

Ricordiamo che quando è partito l’Avviso 20 il miliardo e 600 milioni di euro dell’Fse era già sparito e i 420 milioni di euro erano già “in sicurezza” a Roma.

“Comu si li cugghieru li beddi pira…”, recita un vecchia canzone siciliana. Lo ribadiamo ancora una volta: i soldi non ci sono più: tutta questa storia – il Ministro Barca che deve ‘controllare’, Italia Lavoro che deve ‘gestire’ – è solo una sceneggiata napoletana. Altro che ‘Piano giovani’…

 


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