Formazione/ Coro unanime della piazza in agitazione: “Basta con le parole”

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, CROCETTA, IN CONFERENZA STAMPA DICE CHE E’ TUTTO RISOLTO E CHE  SOLDI CI SONO. MA NON CI CREDE NESSUNO

Mentre il presidente della Regione, in conferenza stampa, annuncia di aver trovato i soldi per tutti – per la formazione professionale, per i Consorzi di bonifica, per i forestali e via continuando – fuori Palazzo d’Orleans – sede del Governo dell’Isola – la protesta prosegue. Il segno che i lavoratori di tutti i settori rimasti a secco non credono più alle parole del governatore Rosario Crocetta.

Su fronte della formazione professionale, dopo la riunione di ieri sera, i lavoratori non si fidano più delle promesse del presidente della Regione. Sono rimasti in piazza a protestare e in piazza resteranno fino a quando non vedranno fatti concreti: l’avvio della terza annualità dell’Avviso 20 e, soprattutto, il pagamento delle retribuzioni arretrate.

La protesta dei lavoratori è stata promossa dalla Cisl Scuola, dallo Snals Confsal e dal sindacato di base Cobas Formazione professionale.

Stipendi fermi nella filiera degli Interventi formativi da oltre un anno. I lavoratori dell’obbligo formativo (Oif) attendono da 27 mesi le spettanze.

Ed ancora gli ex sportellisti restano nel limbo a causa della confusione che impera nel settore che vede la Sicilia fanalino di coda a livello nazionale nell’attuazione delle politiche attive del Lavoro previste dalla ‘Youth Guarantee’.

“Apprezziamo la scelta del Presidente Crocetta di assumere in prima persona l’emergenza del settore ed avviare la trattativa con i lavoratori – commenta Adriana Vitale, ex sportellista – adesso, però, al di là delle parole e degli impegni, servono immediate soluzioni non più’ rinviabili”.

“Ripartire da subito con l’erogazione dei Servizi per il Lavoro ricollocando gli ex sportellisti – aggiunge – e lavorare a stretto gomito per la stabilità di 1800 operatori”.

“Con oggi la Cisl e i lavoratori presenti in piazza in sit-in permanente non cesseranno la protesta fino a quando il Governo regionale non riferirà ai lavoratori le soluzioni emergenziali attesa dagli operatori – afferma Giovanni Migliore, coordinatore regionale della Cisl Scuola per la Formazione professionale -. Chiediamo lo sblocco immediato delle retribuzioni anche attraverso l’intervento del ministero dell’Economia per lo sblocco delle procedure – rilancia l’esponente sindacale”.

“Chiediamo che si avviino i Servizi per il Lavoro – chiarisce Migliore – che diventano il perno per lo sblocco dell’obbligo formativo e delle attivita’ formative con utilizzo di tutta la platea degli ex sportellisti”.

“Il Governo ricerchi senza indugi la soluzione per gli ammortizzatori sociali – rilancia il responsabile cislino della Formazione professionale – da destinare ai lavoratori sospesi o licenziati a vario titolo”.

“La Cisl lancia l’appello a tutti i lavoratori e sigle sindacali – conclude Migliore – per rafforzare la mobilitazione considerato che non lasceremo la piazza fino a quando il Governo non scendera’ in piazza con soluzioni coincrete e cronoprogrammi di attuazione di queste soluzioni”.

“I lavoratori in piazza dimostrano quanto grave sia ancora l’emergenza – dichiara Maurizio Galici, coordinatore regionale del sindacato di base Cobas Formazione professionale. La lotta di oggi è per 8000 lavoratori – precisa – rigettiamo indietro il tentativo del Governo regionale di dividere i lavoratori e di lanciare equivoci ammiccamenti ad una sola parte delle tre filiere della Formazione professionale”.

“In tutti i casi che ben vengano soluzioni immediate che noi rivendicheremo siano estese a tutti gli 8000 operatori – evidenzia Galici -. il quale aggiunge: “Aspettiamo dal Governo regionale proposte concrete che se accettate dai lavoratori diventano il minimo trattabile su cui far sentire la voce del sindacato”.

“La data odierna per lo Snals è la riappacificazione tra i lavoratori del settore ed i sindacati – riferisce Leonardo Cino, dirigente sindacale dello Snals Confsal – che sono l’unica espressione rappresentativa dei lavoratori”.

“I tentativi del presidente Crocetta di spaccare il sindacato oggi rappresentano il suo fallimento oltre che politico anche governativo – ribadisce il sindacalista -. Noi come organizzazione sindacale saremo sempre a fianco dei lavoratori senza se e senza ma – ci dice Cino – e non guarderemo ne’ colori politici ne’ sigle sindacali, guarderemo solamente al bene dei lavoratori”.

Il sit-in è in corso ed i lavoratori non arretreranno di un millimetro fino a quando non si risolverà l’emergenza.


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