Forestali: Ugl contro la norma taglia posti di lavoro del Governo Crocetta

IL SINDACATO CONFEDERALE CHIEDE PER VOCE DEL SEGRETARIO REGIONALE DI CATEGORIA, FRANCO ARENA, L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL’ARS, GIOVANNI ARDIZZONE, AFFINCHE’ DICHIARI INAMMISSIBILE LA NORMA CONTESTATA. ANNUNCIATO LO SCIOPERO DELLA CATEGORIA

Tagliare, tagliare, tagliare. La missione del Governo di Rosario Crocetta non si arresta. Torna nel mirino dell’esecutivo regionale il settore forestale ed i forestali. In arrivo il divieto all’accesso per tre anni alle giornate lavorative per una parte dei forestali.

Decisione che, manco a dirlo, ha riacceso gli animi dei lavoratori, stanchi di essere bersaglio facile di un esecutivo allo sbando, perché incapace di trovare le risorse finanziarie che si è fatto scippare dal Governo nazionale di Matteo Renzi.

Non ci sta ed annuncia battaglia il sindacato confederale Ugl che, attraverso il segretario regionale del sindacato Agricoli, Forestali e Pesca, Franco Arena, si schiera contro il Governo e contro i parlamentari di Sala d’Ercole che hanno approvato la norma in Commissione Bilancio.

“Ancora una volta il Governo del presidente Rosario Crocetta batte cassa svuotando le tasche dei forestali siciliani – afferma Arena -. E lo fa con una norma, passata indenne dalla commissione Bilancio e Finanze all’Ars, che si appresta ad essere discussa in Aula in seno al disegno di legge sulla manovra ter e che introduce un limite per il triennio 2014/2016 all’effettuazione delle giornate lavorative della fascia di appartenenza”.

“Siamo contrari ad un testo normativo che mortifica il lavoro e la dignità del lavoratore – spiega l’esponente sindacale – perché si introduce un divieto al lavoro per coloro che supereranno il reddito Isee di 50 mila euro annui”.

“Ci appelliamo al presidente del Parlamento siciliano, Giovanni Ardizzone – rilancia Arena – affinché dichiari inammissibile in Aula la norma, che presenta risvolti di incostituzionalità, ponendo fine a questa pagina ingloriosa della storia dell’autonomia siciliana”.

“Il Governo regionale commette un errore gravissimo – rilancia Arena – perché i forestali sono lavoratori che appartengono a fasce di garanzia occupazionale previste dalle leggi regionali n.16 del 6 aprile 1996 e n.14 del 14 aprile2006. L’esecutivo Crocetta non dimentichi che i forestali sono lavoratori specializzati – sottolinea – formati con esperienze ventennale nelle rispettive mansioni. Operai che svolgono un lavoro utilissimo e importantissimo per la cura e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della collettività”.

“Il Governo regionale sbaglia di grosso se considera il lavoro forestale come assistenzialismo – aggiunge Arena -. L’Ugl è per il ritiro del sesto comma dell’articolo 12 del disegno di legge sulla finanziaria ter e per l’abrogazione dell’art 12 della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014. In assenza di chiari segnali, nel senso voluto dai forestali siciliani, annunciamo, sin d’ora, l’ennesima manifestazione di protesta contro il Governo Crocetta”.

Nota a margine

Riportiamo, a chiarimento il testo dell’art 12, comma 6 della norma così com’è stata approvata in commissione bilancio all’Ars.

“Nel rispetto del principio di contenimento della spesa ed al fine di consentire la salvaguardia, a titolo di solidarietà delle fasce deboli, i lavoratori forestali che percepiscono un reddito rilevabile dal Modello Isee, dell’anno di riferimento, superiore a 50.000 euro, non effettueranno, per il triennio 2014-2016, le giornate attribuite dalla fascia di appartenenza. Sono esclusi, ai fini della rilevazione Isee, i redditi provenienti dai nuclei familiari di origine qualora con essi conviventi nella qualità di single o famiglie di cui uno dei componenti appartenente al nucleo originario. I posti resisi vacanti in virtù della sospensione, non potranno essere ricoperti in quanto al variare della situazione reddituale si potrà rientrare nelle graduatorie”.

Resta alta la tensione nel settore forestale siciliano e non solo per gli incendi che continuano a divampare. Mancano le risorse per garantire l’effettuazione delle giornate lavorative previste dalle fasce di garanzia occupazionale ed il Governo pensa bene di tagliare gli stipendi, facendo ripiombare nel caos il settore in piena stagione estiva.

Questa volta ad alzare l’asticella della polemica è una norma che sbarra l’accesso al lavoro per coloro che guadagnano più di 50 mila euro lordi all’anno. Al di là della misura decisa appellandosi alla Spending review, la forzatura tentata dall’esecutivo regionale appare davvero esagerata e rischia di penalizzare un settore già torturato nel 2014 dall’assenza di programmazione e organizzazione del lavoro, dai ritardi nell’avvio della campagna di prevenzione ed antincendio, dall’incapacità di reperire le risorse necessarie a garantire le giornate lavorative previste per legge ai contingenti.

Una norma che è tornata ad alzare il polverone in settore massacrato e violentato nel suo scopo originario che è quello di salvaguardare il patrimonio boschivo e ambientale della Sicilia tutelando le fasce di garanzia occupazionali dei lavoratori forestali, specializzati nello spegnimento degli incendi e per i professionisti della manutenzione e delle attività di prevenzione.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]