Forestali, si profilano licenziamenti di massa?

MENTRE IL PRESIDENTE CROCETTA PARLA DI CONTROLLI SUI REDDITI DEI LAVORATORI, L’ASSESSORE CARTABELLOTTA PREPARA I TAGLI. L’INTERROGAZIONE DI VINCENZO VINCIULLO. LE PROTESTE DI CGIL, CISL E UIL

A rischio la tenuta dei livelli occupazionali nel settore forestale. Il Governo regionale chiarisce che sono pronti i controlli per sfoltire la platea degli addetti. Ci risiamo, il tema sembra essere solamente quello dei “controlli indifferentemente su tutto e su tutti”e non della programmazione oculata delle scarse risorse finanziarie disponibili. La Sicilia affossa senza strumenti finanziari, senza soldi e senza un’idea chiara su cosa fare.

In quasi un anno e mezzo di Governo Rosario Crocetta ha fatto sole tre cose: annunci, nomine e, soprattutto, danni. E ancora oggi persevera in questo andazzo. Quel che è peggio, in questa fase delicata, sia sotto il profilo politico che economico e sociale, non si vedono reazioni contrarie tendenti a far ragionare “sulle cose concrete ed urgenti da fare” il presidente della Regione.

Come abbiamo già raccontato dalle colonne di questo giornale, in questo momento la sua Giunta non c’è perché non si capisce chi saranno i nuovi assessori e non si capisce quali saranno i Partiti che lo sosterranno. Parla di attività di Governo senza aver un Governo non avendo una maggioranza in Aula. Parla e straparla senza aver risolto i problemi politici che stanno all’interno del suo Governo. Un Governo senza maggioranza, senza Giunta che parla del “fare”, roba da matti. Cosa e come può governare un presidente della Regione che non ha un Governo?

Eppure, non potendo occuparsi delle cose serie che la Sicilia s’aspetta, come lo sblocco dei pagamenti alle imprese, la manovra bis e le variazioni di bilancio per pagare anche le spettanze ai lavoratori forestali, tutto è fermo da mesi. Il governatore della Sicilia trova invece il tempo per cimentarsi ad annunciare riforme e novità che si basano solamente sugli spot e sul regime dei “controlli ” a tappeto su tutti i circa ventisei mila forestali.

Nel programma di governo “fantomatico”, non avendo né una Giunta, né una maggioranza parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, Crocetta ha annunciato di voler rivedere l’impianto del sistema sociale. E per farlo ha indicando due strade pur con una Giunta dimezzata e con una maggioranza parlamentare che non c’è.

La Giunta, quando potrà operare, provvederà ad avviare controlli su tutti i lavoratori che beneficano di soldi pubblici sotto varie forme e un programma per l’utilizzo produttivo dei precari.

“Non possiamo permetterci sprechi di nessun tipo”, ha sentenziato il presidente Crocetta. Così dopo gli ex Pip e gli Asu adesso i controlli sui redditi saranno estesi anche ai lavoratori forestali. Che ben vengano, e poi? È questa la programmazione necessaria all’avvio della stagione o serve qualcos’altro? Chiacchiere, spot, segnali lanciati a qualcuno o qualche partito o movimento politico rappresentato al parlamento siciliano?” Chissà!

A noi pare che, così come accaduto per il comparto della Formazione professionale, il presidente Crocetta nel suo disegno politico miri a liberarsi di una parte dei lavoratori forestali, “invischiati” da meccanismi politico clientelari del passato per sostituirli magari con nuove forme di precariato moderno.

Che ci sia voglia di ritorno al passato quando il governo del momento apriva le ‘casse’, saccheggiandole, per i nobilissimi fini elettorali, indispensabili al soddisfacimento delle esigenze partitiche ed elettoralistiche del momento? Del resto, le elezioni al Parlamento europeo sono alle porte e come accade in ogni occasione elettorale la politica siciliana si trasforma e trasforma ogni cosa le capiti sotto tiro.

È stato lo stesso assessore regionale alle Risorse agricole e alla Pesca, Dario Cartabellotta, a “dare la sveglia”e ribadire che nel settore forestale la “musica è cambiata”. Intervenendo a “Campagna etica 2014” all’Assemblea regionale siciliana, Cartabellotta ha dichiarato che “il numero di 26 mila forestali non riusciamo a giustificarlo”. Parole chiare ed inequivocabili che azzerano ogni forma di accordo pregresso sul settore.

Eppure il Governo Crocetta aveva siglato un accordo con Flai Cgil, Fai Cisl e Uila garantendo l’avviamento entro la fine di marzo di tutti i lavoratori forestali secondo le fasce di garanzia occupazionale. Che importanza ha?

Del resto, l’esecutivo Crocetta ha abituato i siciliani a sottoscrivere accordi a gogò per non rispettarli. Ed è ben poca cosa, rispetto alla violazione sistematica di leggi, regolamenti, ed atti amministrativi. Accordo governativo che avrebbe spinto la stessa dottoressa Anna Rosa Corsello, “donna di ferro” e fiduciari dal governatore della Sicilia, ad emettere la direttiva attuativa, protocollo n.19152 dell’1 aprile 2014, per l’elaborazione della graduatoria unica dei forestali in applicazione dell’articolo 12, comma 1 della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014 richiamando le seguenti parole “dopo il confronto con le organizzazioni di categoria”, a testimoniare una continuità di dialogo mai interrotta. A meno che la stessa dottoressa Corsello non abbia voluto riservare un colpo basso a Cgil, Cisl e Uil, la lettura non dovrebbe discostarsi di molto da quella che emerge dalla lettura della direttiva richiamata.

Sui ritardi nell’emanazione delle indicazioni agli uffici periferici del dipartimento Lavoro, di cui la dottoressa Corsello ne detiene la guida ad interim, è entrato “ a gamba tesa” il vice presidente della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars Vincenzo Vinciullo che ha depositato un’interrogazione parlamentare.

È davvero strano che, per una norma fortemente voluta dal Governo del presidente Crocetta, spinta tra gli altri, pare, anche dal PD e dalle componenti sindacali confederali, si legge in un comunicato, l’amministrazione regionale si sia arenata o abbia insabbiato l’emanazione dell’atto amministrativo che dà seguito al contenuto delle disposizioni normative regionali.

“È gravissimo il ritardo del dipartimento regionale al Lavoro – ha tuonato Vinciullo – che non ha ancora emanato le direttive applicative della richiamata legge regionale n.5/2014, articolo 12, comma 1, in merito alla predisposizione di un’unica graduatoria regionale dei lavoratori forestali manutentori e addetti servizio antincendio che getta nella confusione gli uffici periferici e blocca l’avvio al lavoro dei forestali”.

Cosa sarebbe cambiato nel frattempo? Nuovi equilibri si starebbero coagulando in queste ore di frenetiche trattative per dare dei cognomi alle poltrone di governo? Che ruolo starebbe esercitando il sindacato confederale tradizionale nella ricerca di pesi e contrappesi?

E invece non c’è un euro per acquistare i DPI e la benzina dei mezzi oltre la convenzione con l’ASP per le visite mediche ed avviare i lavori. Una chimera, in questo momento, la copertura finanziaria delle giornate lavorative.

“Senza la manovra bis non potrà partire la stagione forestale”, ha ricordato Cartabellotta.

Un difetto comunicativo lo rileviamo, comunque. Gli stessi sindacati confederali tradizionali hanno preso le distanze dal Governo Crocetta e dalla dottoressa Corsello, ed in una nota, trasmessa al governatore siciliano, all’assessore Cartabellotta, alla collega di governo Ester Bonafede, assessore al Lavoro, ed allo stesso dirigente generale, hanno sconfessato quanto contenuto nella direttiva applicativa per la riorganizzazione della graduatoria unica distrettuale dei lavoratori forestali.

Riportiamo il passo della nota firmata da Salvatore Tripi (Flai Cgil), Fabrizio Colonna (Fai Cisl) e Gaetano Pensabene (Uila) sull’argomento.

“Quanto da Lei (riferito alla Corsello) riportato in ordine alla circostanza che le Sue unilaterali determinazioni sarebbero scaturite da un confronto anche con le scriventi organizzazioni sindacali oltre a non rispondere alla realtà, rischia di essere interpretata come condivisione di una scelta che non condividiamo e contestiamo”.

Misteri e comportamenti poco fluidi da parte dell’amministrazione che agitano le acque nel comparto forestale.


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