Forestali/ Piove? Servizio antincendi dimezzato. Di notte, a Siracusa e dintorni, tutti a casa. E se nel buio spunterà un fuocherello

IN REALTA’ SONO FINITI I SOLDI. MA QUESTO NON SI DEVE DIRE

Piove? Forestali a casa! Succede anche questo nella Sicilia che fa acqua da tutte le parti. A Siracusa, nei giorni scorsi, l’Ispettorato provinciale avrebbe ridotto l’impegno orario degli addetti antincendio boschivo. Motivo? La pioggia, almeno ufficialmente. In realtà, a quanto si sussurra, il vero motivo è un altro, ed è legato alle risorse finanziarie che non sono sufficienti.

L’assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, si era impegnata a reperire i soldi per le fasce dei cosiddetti 101isti e dei 151isti. Una programmazione a singhiozzo che non ha pari in nessun’altra realtà regionale. Un paradosso tutto siculo. Quando si dice che Governo regionale e Sicilia vanno di pari passo: fanno acqua da tutte le parti.

Ciò che critichiamo è l’approccio culturale. Sì, perché la cultura che negli ultimi decenni ha prevalso nei ‘Palazzi’ della politica è singolare. Chi è specializzato nello spegnimento degli incendi non può fare altro che essere pronto sul posto di lavoro, purché le giornate siano caratterizzate dalla presenza di elevate temperature.

Chi l’ha detto? Eppure, nel 2009, a Giampilieri, i forestali sono stati tra i primi ad intervenire in quella nefasta serata del primo ottobre quando andò in scena la terribile inondazione. Eppure si sapeva che la zona era ad elevato rischio idrogeologico. Cosa è stato fatto dopo l’evento franoso? Quale nuovo approccio consapevole è stato posto in essere?

Per tornare alla notizia, sono sufficienti le prime piogge, lo ripetiamo, per far emergere limiti di programmazione. E siccome il territorio siracusano è stato investito, nei giorni scorsi, da piogge autunnali, ecco sopraggiungere la decisione che non ti aspetti. Riduzione dell’orario da 8 ore giornaliere con copertura di 24 ore alle 6,30 ore con sospensione dell’utilizzo dei forestali nel turno di notte. E’ giusto o sbagliato? Non entriamo nel merito, ovviamente, ciò che più ci preme evidenziare è che tutta la politica a difesa dell’ambiente siciliano è un fallimento.

L’utilizzo dei professionisti dell’antincendio dovrebbe essere ampio e toccare diversi ambiti, come, per esempio, la protezione civile. Gli acquazzoni di fine estate, ripetuti e intensi, spesso provocano smottamenti e dissesti. E’ risaputo come la nostra Isola sia a rischio idrogeologico.

Eppure non esiste una programmazione regionale che individui ed attivi la pratica della prevenzione del territorio a rischio dissesto, anche con attività manutentive specifiche e mirate effettuate con l’ausilio degli addetti allo spegnimento boschivo.

La verità è che a Siracusa le risorse per il completamento delle giornate occupazionali previste per legge non sono sufficienti. E nell’assenza di precise rassicurazioni dal Governo regionale, il dirigente non avrebbe avuto scelta: se non quella di ridurre l’utilizzo del personale. Ad oggi le risorse sarebbero sufficienti per coprire solamente 80 giornate lavorative. Ne mancherebbero 21 per gli operai appartenenti alla fascia occupazionale delle centouno giornate. E per i 151isti? Possono aspettare. Per loro sarebbe pronto un progetto con i fiocchi. Quale? Quello di utilizzare detto personale in progetti per manutenzione attraverso l’utilizzo di risorse comunitarie. Quindi, tempi lunghi? E’ possibile.

Insomma, un settembre caldo, a prescindere dalle condizioni climatiche. Ancora una volta il Governo della ‘Rivoluzione’ fatta di chiacchiere si fa trovare impreparato e senza una chiara programmazione. L’ordinarietà dell’azione dell’esecutivo è divenuta quella della rincorsa allo straordinario.

Per finire, paradosso dei paradossi, ci sarebbero 54 milioni di euro a rischio disimpegno. Il Commissario del Consorzio autostradale siciliano (Cas), Antonino Gazzara, ha recentemente dichiarato che, a partire dal prossimo novembre, dovrebbero essere i lavoratori forestali ad occuparsi della manutenzione ordinaria (opere in verde) delle autostrade siciliane. Ciò in virtù di una convenzione che il Cas avrebbe sottoscritto nel dicembre 2012 con l’Azienda foreste demaniali. Sarà così? Vedremo.

 

Giuseppe Messina

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