Forestali: Cga sospende la convenzione Asp per le visite mediche

IL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA  HA ACCOLTO UN RICORSO DI UN GRUPPO DI MEDICI PRIVATI DI MESSINA. ORA LA PAROLA PASSA AL TAR SICILIA CHE DOVRA’ ENTRALE NEL MERITO. ORA SI RISCHIA IL RALLENTAMENTO DELL’AVVIO AL LAVORO DI DEI CENTUNISTI E SETTANTOTTISTI. LE RICHIESTE DI CHIARIMENTO AL GOVERNO REGIONALE DI LEGA AMBIENTE E UGL AGRICOLI, FORESTALI E PESCA

Ripiomba nel caos il settore forestale. Sospesa la convenzione per le visite mediche agli operai forestali stipulata tra il dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato regionale alla Salute ed il dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale.

Lo ha deciso il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga). Un pronunciamento che rischia di ritardare l’avvio al lavoro degli operai della Forestale (i centounisti e i settantottisti, ovvero chi dovrebbe lavorare per centouno giornate e per settantotto giornate).

Cosa accadrà adesso? Quale sarà la mossa del Governo regionale, per mettere una pezza a quest’ennesima emergenza che poco ha a che vedere con gli incendi e molto con le scelte del Governo del presidente Rosario Crocetta?

“Esito forse prevedibile – afferma Angelo Dimarca, responsabile del dipartimento Conservazione natura di Lega ambiente – atteso che le Aziende sanitarie provinciali (Asp) sono organi di vigilanza sui datori di lavoro, tra cui rientra anche la Forestale, e si sarebbero trovate anche in una situazione di controllati e controllori”.

“È davvero singolare che alcune Asp abbiano appaltato all’esterno il servizio – sostiene Dimarca – non si comprende quindi perché non avrebbero potuto continuare a farlo i dipartimenti dell’Amministrazione Forestale”.

In una lettera trasmessa agli assessori regionali alle Risorse agricole ed al Territorio e Ambiente, ai dirigenti generali dei dipartimenti regionali Sviluppo Rurale e Territoriale, Corpo forestale regionale e Pianificazione Strategica dell’assessorato alla Salute, nonché al presidente della Commissione Ambiente all’Ars ed ai dirigenti degli ex Uffici provinciali dell’Azienda foreste demaniali, Legambiente chiede di conoscere “quali refluenze determinerà la richiamata l’ordinanza del Cga sulle viste mediche programmate per i nuovi avviamenti forestali e su tutta l’attività antincendio e di prevenzione in corso, venendo a mancare il medico competente”.

“Chiediamo di conoscere – conclude Dimarca – quali disposizioni urgenti sono state impartite agli uffici periferici per garantire la piena continuità del servizio e a tutela dei dirigenti che hanno la responsabilità operativa sul campo”.

“Guardiamo con apprensione quanto accaduto in provincia di Messina – dichiara Franco Arena, segretario regionale di Ugl Agricoli, Forestali e Pesca – dove un gruppo di medici privati ha ottenuto dal Cga la sospensione della convenzione Asp per le visite mediche dei forestali da avviare al lavoro”.

“Ci aspettiamo che l’assessore alle risorse Agricole, Paolo Ezechia Reale, faccia chiarezza – aggiunge Arena – ed attraverso gli uffici periferici indichi le soluzioni per scongiurare la sospensione delle procedure di collocamento al lavoro dei centunisti e settantottisti nel pieno della stagione estiva”.

Ma cosa dice l’ordinanza del Cga?

Con ordinanza n. 406 del 25 luglio 2014 il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, riformando l’ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di Palermo n.312 del 16 aprile 2014, che aveva respinto il ricorso proposto da un gruppo di medici privati contro l’Azienda sanitaria provinciale di Messina, ha accolto l’appello cautelare dei ricorrenti, sospendendo i provvedimenti impugnati in primo grado e invitando il Tar a fissare la trattazione del merito.

I medici privati si erano rivolti al Tar per chiedere la sospensione dell’efficacia del decreto dirigenziale n.2020 del 25 ottobre 2013 emesso dal dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute e della convenzione tra la Regione siciliana e le Aziende sanitarie provinciali per l’effettuazione delle visite mediche di controllo e degli accertamenti sanitari.

Il Tar, nel dispositivo dell’ordinanza n.312/2014, nel respingere la domanda cautelare dei medici ricorrenti, rileva che “rientra nella discrezionalità organizzativa ed operativa dell’Amministrazione affidare i servizi di visita fiscale, controllo sanitario e sorveglianza sanitaria dei propri dipendenti a professionisti privati (previa selezione comparativa) ovvero ad enti pubblici, tramite convenzione ai sensi dell’art. 15 legge n.241/90, attuato nell’Isola con l’art. 16 della legge regionale n.10/1991!”.

La magistratura amministrativa di primo grado rimarca, inoltre, “che non vi sono concreti elementi per assumere la strutturale inidoneità delle Asp ad espletare le funzioni de quibus, per vero rientranti nelle attribuzioni istituzionali”.

“Infine il Tar sottolinea che “i ricorrenti non hanno titolo per censurare l’assunta maggiore onerosità del servizio reso dalle Asp, peraltro smentita, ad un sommario esame proprio della fase cautelare, dagli articoli 3, 5 e 6 della Convenzione stipulata in data 12 ottobre 2013”.

Motivazioni e decisione ribaltate dall’ordinanza del Cga che, come dicevamo, ha accolto l’appello cautelare dei medici ricorrenti, sospendendo sia il decreto dirigenziale n.2020/13 che la convenzione Regione siciliana/Asp.

Adesso il Tar dovrà fissare l’udienza per la trattazione del merito.

Per i magistrati amministrativi di secondo grado, “le Asp hanno compiti istituzionali di vigilanza sulle attività del medico competente alla Sorveglianza Sanitaria e che la convenzione sottoscritta si espone, dunque, per questo aspetto, nel suo tenore attuale, alle censure sollevate”.


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