Passa a palazzo dei Normanni la legge che garantirà ai 24mila lavoratori di riprendere le attività. Le risorse saranno recuperate dal Fondo rischi per la sanità e dai capitoli non spesi per l'agricoltura. Cracolici (Pd): «Abbiamo agito con responsabilità». Papale (Forza Italia): «Puro assistenzialismo»
Forestali, Ars approva norma da 16 milioni In attesa del Cipe, al sicuro due settimane
I forestali della Sicilia possono tirare un respiro di sollievo e sotterrare l’ascia di guerra. Almeno per ora. È di pochi minuti fa la notizia dell’approvazione da parte dell’Assemblera regionale siciliana della norma, che dovrebbe consentire ai 24mila lavoratori di riprendere le attività. Il voto è avvenuto in un’aula semivuota per l’assenza di tanti deputati della maggioranza. A disertare la votazione anche il Movimento cinque stelle, che già ieri aveva annunciato il proprio disaccordo nei confronti della gestione della vicenda.
La legge garantirà una copertura finanziaria di 16 milioni di euro, che permetterà di rinviare il problema per un paio di settimane. In attesa, sempre che dal Cipe arrivi la delibera di sblocco dell’intera somma spettante alla Sicilia. «Abbiamo approvato una norma che permette ai lavoratori forestali di riprendere la loro attività, in attesa della delibera Cipe per arrivare a fine anno – afferma il capogruppo del Pd Antonello Cracolici -. Abbiamo agito in una situazione di emergenza e con grande senso di responsabilità, tenendo conto delle difficile condizione finanziaria della Regione».
Quasi i due terzi delle risorse – 10 milioni di euro – saranno recuperati dal fondo rischi per la sanità, mentre la restante parte verrà prelevata dai capitoli non spesi dei fondi per l’assessorato all’Agricoltura: «Tale spesa ridurrà per l’anno 2015 l’utilizzazione delle risorse Fsc (Fondi per lo sviluppo e la coesione, ndr) degli importi oggetto dell’emendamento, non determinando alcuna spesa aggiuntiva per l’erario pubblico», si legge nel testo.
Critiche da Forza Italia: «È un ddl di pura assistenza sociale, peraltro fuori stagione, perché le giornate lavorative delle antincendio sono finite la scorsa estate» ha dichiarato il deputato Alfio Papale.