Forestale: la lettera che descrive una Regione siciliana allo sbando totale!

LEGGENDO QUESTA TESTIMONIANZA NON POSSIAMO NON CHIEDERCI COME MAI IL FUOCO SI E’ ANCORA ‘MANGIATO’ TUTTA LA SICILIA…

di Paolo Luparello

Gli articoli che ho scritto in questi giorni sulla “questione forestale”, alcuni anche con la collaborazione di diversi amici e colleghi, hanno destato in qualcuno delle perplessità. Perplessità legate alla chiave di lettura data agli articoli che sono stati letti in un ottica di “schieramento” … con il Comando Corpo Forestale o con l’ex Azienda Foreste Demaniali!

Lungi da me aderire all’uno o all’altro schieramento, se schieramenti esistono. Lo spirito con i quali ho scritto gli articoli sono quelli del cittadino che vede andare distrutto il patrimonio naturalistico della Sicilia anche per colpa di scelte miopi, per non dire scellerate, da parte di chi dovrebbe assicurare la tutela e la salvaguardia del territorio.

In questi giorni, nel silenzio assoluto, si stanno compiendo gesti di altruismo e senso civico senza eguali da parte di dipendenti dell’Amministrazione regionale, di qualsiasi appartenenza, di operai forestali non ancora “avviati”, di volontari, di forze della protezione civile e dei vigili del fuoco e l’elenco potrebbe continuare. Persone che non solo si sono prestate per limitare i danni del fuoco, ma che finanche hanno messo mano al portafoglio per acquistare carburante per i mezzi e altri materiali pur di poter svolgere un minimo di azione antincendio … ma di questo non si parla.

Parlano invece i componenti del Governo regionale le cui dichiarazioni fanno comprendere le ragioni di tanta disorganizzazione: la loro impreparazione e inadeguatezza al ruolo, anche per il solo fatto di non essersi circondati di professionalità adeguate in grado di far comprendere loro la delicatezza della materia… e non soltanto per la componente sociale!

In questo quadro ricevo e volentieri divulgo la lettera di un amico nella quale si legge tutto lo sconforto di chi si è speso per far funzionare un settore nel quale sembra invece farsi a gara per distruggere … brama di potere, arroganza, ignoranza, e tanto altro ancora …

“Caro Paolo,

la storia che ti voglio raccontare, senza volerti annoiare, inizia nel 2013 e precisamente con la ‘Finanziaria 2013’ legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2013’ – Legge di stabilità regionale che all’art. Art. 34 ‘Riorganizzazione dell’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari’ modificava i Dipartimenti dell’ex Assessorato Agricoltura e Foreste e al comma 7 enunciava: ‘Entro il 31 ottobre 2013, con decreto del Presidente della Regione, adottato previa delibera della Giunta regionale, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, sono specificate, con effetto dall’1 gennaio 2014, le funzioni ed i compiti dei dipartimenti di cui al comma 3, nonché l’articolazione delle relative strutture intermedie…’.

Inutile dirti che, dal 1 gennaio 2014, abbiamo cambiato solo il nome o meglio ci hanno comunicato il nuovo nome del Dipartimento ma, di preciso, gli uffici periferici non sappiamo ancora che nome abbiano. Solite stranezze.

Nella successiva Legge di stabilità finanziaria del 2014 – legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 cita all’art. 12 ‘Riorganizzazione delle risorse umane nel settore forestale e della prevenzione degli incendi’ comma 1 ‘Al fine di migliorare l’efficienza del lavoro attraverso la riorganizzazione delle risorse umane del settore forestale, riunificando i lavoratori forestali alle dipendenze di un unico ramo dell’Amministrazione regionale, è trasferita al Dipartimento regionale Azienda regionale foreste demaniali la titolarità dei rapporti di lavoro con il personale impiegato nel servizio di antincendio boschivo…’, forse chi ha scritto questo articolo non sapeva che il Dipartimento regionale Azienda regionale foreste demaniali, dal 1 gennaio, non esisteva più.

Al succesivo comma 3 del predetto articolo 3 ‘Per l’avvalimento da parte del Comando del corpo forestale della Regione siciliana del personale di cui al comma 2 si procede mediante apposita convenzione da stipulare tra il Comando del corpo forestale della Regione siciliana ed il Dipartimento regionale Azienda regionale foreste demaniali…’. Per stipulare questa convenzione è stato nominato un gruppo di studio composto da diversi dirigenti dei due dipartimenti che, dopo lungo lavoro, dovrebbero aver partorito questo testo unico.

Il contenuto di questa convenzione non è stato molto divulgato.

Ometto di esaminare più approfonditamente la Legge, ma ci tengo a evidenziare due considerazioni:

1) Mi sembra che le leggi predette siano state scritte da qualche componente della storica armata Brancaleone con in mente, ben impresso, il motto ‘Armiamoci e partite’.

2) Il legislatore esprime più volte la volontà di riformare il settore pubblico forestale utilizzando al meglio questo esercito di braccianti forestali (mi pare più di 20.000 persone), in più parti, nelle due leggi, si elencano tutti i settori in cui potrebbero essere impiegati proficuamente i lavoratori ma, purtroppo, sono solo parole, non esistono a tutt’oggi applicazioni pratiche.

La gestione economica unica dei lavoratori in oggetto permetterebbe un migliore utilizzo delle risorse economiche. Per esempio, si potrebbe programmare, insieme, la difesa passiva (manutenzione viali parafuoco) e quella attiva (lavoratori AIB) dagli incendi con la possibilità di utilizzare al meglio le professionalità e le capacità delle due forze lavoro. Purtroppo, nonostante le due Leggi questo non avviene, è il comando che ha preparato una perizia sui propri fondi che ci ha trasferito per poter assumere i lavoratori AIB. Quindi, anche se per il pubblico è l’ex Azienda che assume gli operai, in pratica i fondi dell’Azienda restano dell’Azienda e quelli del Corpo Forestale restano loro.

Qualche anno fa, per poter completare le giornate lavorative dei lavoratori dell’Azienda, abbiamo progettato degli interventi con fondi del Corpo Forestale (mi pare capitolo 554225) che prevedevano l’acquisto o la manutenzione di elicotteri antincedio.

Ci troviamo con gli eredi del Gattopardo: ‘bisogna che tutto cambi per far restare tutto come prima…’. Il risultato finale porta ad un arrampicarsi sugli specchi, senza direttive certe, facendo leva solo sulla buona volontà dei dipendenti coinvolti.

Per la provincia di xxx sarebbero necessari circa 8 milioni di euro per poter effettuare la manutenzione dei viali parafuoco perimetrali e non tutti. Quest’anno ci hanno assegnato, sulla carta, 1.100.000 euro di cui 750.000 disponibili quasi subito, il resto dopo il riscontro delle economie della ‘Sanità’. Ma dobbiamo tenerci pronti che con la prossima Finanziaria dovremmo progettare altri 2 milioni di euro, forse, non si sa. Impossibile programmare gli interventi.

Leggendo i giornali avrai letto che gli operai vengono avviati al lavoro in piccoli gruppi, a macchia di leopardo, dove ci sono i soldi. Altri vengono sospesi dal lavoro per non si sa quanto tempo. Gli avviamenti sono, inizialmente, per 10 giorni, poi si vede.

Sfido chiunque, anche armato della più grande buona volontà, a reagire positivamente a questa confusione. Come facciamo a far lavorare gli operai se non gli possiamo dare nessuna certezza ? Per quanto tempo lavoreranno? Dopo quanti mesi verrano pagati?

I nostri fornitori si sono stancati di aspettare, in alcuni casi aspettano da più di un anno il pagamento del dovuto. Non ci forniscono più niente o quasi. Esistono molti casi in cui abbiamo messo in ginocchio delle ditte anche molto solide. E gli operai, con il minimo necessario di DPI, senza carburante per gli attrezzi e/o mezzi, senza filo per decespugliatori, senza catene per le motoseghe come lavorano? Certo, anche con attrezzi manuali si può lavorare ma con quale resa?

Penso di essere riuscito ad annoiarti.”

No mi hai annoiato, caro Amico… mi hai fatto soltanto aumentare la rabbia per l’incapacità di una classe politica che continua a lavorare non per il bene comune, ma soltanto per il proprio tornaconto personale e del proprio clan … anche al giorno d’oggi in cui si dovrebbe provare a fare tanto con poco e invece c’è ancora qualcuno che riesce far perdere risorse e a distruggere quel poco di buono che ancora abbiamo!


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]