E' un caso che proprio il leader del movimento dei forconi che più aveva criticato il governo lombardo sia stato soppiantato da altre voci più tenere?
Forconi, la colpa di Morsello è quella di avere parlato male del governo siciliano?
E’ un caso che proprio il leader del Movimento dei Forconi che più aveva criticato il governo Lombardo sia stato soppiantato da altre voci più tenere?
Parliamo di Mariano Morsello, che, ragionevolmente, a nostro parere, aveva detto a chiare lettere che prima di andare a Roma bisognava mettere le cose a posto qui, in Sicilia.
In buona sostanza quello che diceva quell’uomo straordinario (e non a caso ammazzato) che era Piersanti Mattarella: prima di avanzare richieste a Roma bisogna avere le carte in regola in Sicilia.Un caso dunque? Noi vi riproponiamo qua sotto le dichiarazioni di Morsello (raccolte da linksicilia domenica in questo articolo) che, a quanto pare, non tutti vogliono sentire.
La cancrena è qui in Sicilia, perché dobbiamo andare a Roma? Certo, ci sarà una nostra delegazione nellincontro di Monti con Lombardo per sentire con le nostre orecchie cosa si dicono, ma prima di protestare a Roma risolviamo qua, dice a LinkSicilia Martino Marsello. E aggiunge: Qui si usano i fondi europei per fare clientelismo non per chi produce e lavora onestamente. Guardi al mondo della formazione, centinaia di milioni di euro buttati per chi? Chi cè dietro? Sempre i politici. E ancora: E che fine hanno fatto i due miliardi di risorse europee del Psr per lagricoltura siciliana?.
Insomma come dargli torto? Sappiamo di usi impropri dei fondi Ue sull’agricoltura (della serie finanziamo amici e parenti alla faccia di chi produce davvero). Sappiamo cosa è la Formazione, lo denuncia ogni anno la Corte dei Conti. Ora, a quanto pare, ci sarebbe pure una nuova moda: usare i fondi della Formazione per finanziare di tutto (pseudo tutela dell’ambiente, pseudo comunicazione, iniziative varie ed eventuali, multimedialità ecc). Sarà vero? In questa terra tutto è possibile. E finché sarà così, Roma non ci ascolterà.
E neanche l’Italia ci ha ascoltato bene ieri sera. Su La7, a L’infedele, la comunicazione del movimento dei Forconi affidata ad un tiepido Mariano Ferro e a Richichi (al quale consigliamo un portavoce) non è stata molto efficace. A differenza di quanto era successo nella trasmissione Servizio Pubblico in cui Morsello le aveva cantate a tutti.