Fondi riservati: ecco l’elenco delle spese di Lombardo

La polemica sui costi della politica, innescata dal Lazio-gate, investe in pieno la campagna elettorale siciliana. Dal Tg3 regionale delle 14 abbiamo appreso che la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo sulle spese dei gruppi parlamentari dell’Ars (67 milioni di euro in 4 anni), mentre a tenere banco, in queste ultime ore, sono i fondi riservati alle massime istituzioni politiche dell’Isola: la Presidenza della Regione e quella di Sala d’Ercole.

Si tratta di risorse da spendere discrezionalmente ma, in teoria, sempre per fini istituzionali e su cui, in passato non sono mancate pesanti inchieste giudiziarie con relative condanne. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo.

Il governatore dimissionario, Raffaele Lombardo, ha diramato una nota per la stampa in cui sostiene che l’incremento registrato nell’impiego  di questi fondi, di cui ha dato notizia l’Ansa (nel 2011 sarebbero stati o spesi circa 500 mila euro, 300 mila in più di quanto stabilito dal bilancio di previsione).  è dovuta sostanzialmente alla crisi. Ovvero, molti soldi sarebbero stati spesi per aiuti dati alle categorie più deboli. Beneficenza, insomma.

 Il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, ha invece fatto sapere che è disponibile a rendere pubbliche queste cifre, ma si pone solo un problema di privacy. Cioè è il caso di rendere noti i nomi dei destinatari quando sono soggetti privati? Secondo Grande Sud, che lo ha esortato a renderli pubblici, la questione privacy è solo un muro di gomma.

A nostro parere, trattandosi di soldi pubblici, non c’è privacy che tenga. D’altronde, chi va, per assoluto bisogno, ne siamo certi, a chiedere una mano al Presidente della Regione, sa che lo sta chiedendo a tutti i siciliani, che hanno il diritto di sapere come vengono impiegati i propri soldi.

Ma, in effetti, la questione non è così chiara. Abbiamo consultato un legale, oltre che un autorevole esponente dell’Ordine dei giornalisti siciliani, che ci consigliano cautela, I meandri della legge, tra cose giuste e paradossi, sono bui e scoscesi.

Per questo motivo, essendo venuti in possesso di un elenco delle spese fatte da Palazzo d’Orléans con i fondi riservati nel 2011, non esitiamo a pubblicarlo. Ma siamo costretti, nostro malgrado e almeno al momento, a celare i nomi dei soggetti privati con le iniziali.

Si tratta di 353,950.00 euro spari tra vari soggetti. A questi vanno aggiunti 73 mila euro circa per Termini Imerese (interventi dopo la chiusura dello stabilimento Fiat); 50 mila euro per i poveri di Biagio Conte; 20 mila euro circa per un centro giovanile di Ragalna, in provincia di Catania (questi sono fuori dall’elenco).

Una bella somma. Di questi, oltre 170 mila euro sono andati a 18 tra associazioni, diocesi e pure qualche Comune che potete leggere. Il resto è stato destinato ad una sfilza di persone, di cui comunque vi mostriamo la provenienza, che si suppone appartengano alla categoria della  gente bisognosa. Ecco l’elenco:  I Fondi riservati di Palazzo d’Orlèans

Antonella Sferrazza

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