Fondi europei, Sicilia a mare

Riportiamo il comunicato ufficiale diramato questo pomeriggio dalla Commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana dal quale si evince, fuori da linguaggio burocratese e politichese, che nell’utilizzo dei fondi europei, usando un eufemismo, siamo a mare.

La preoccupazione di molti che gli oltre 11 miliardi di euro di fondi europei rischiano di non essere utilizzati comincia a leggersi, anche, nelle dichiarazioni di autorevoli esponenti della burocrazia regionale. Non ci pare una buona notizia, e non siamo felici nel comunicarla. Vogliamo sperare che chi deve operare le scelte per spendere al meglio questi fondi lo faccia rapidamente. Sarebbe ingiustificabile che, in un momento di crisi come questo, non riuscissimo ad impiegare queste risorse. Speriamo di essere smentiti

“Questa mattina – si legge nel comunicato ufficiale – la commissione Bilancio, presieduta da Riccardo Savona, si è riunita con all’ordine del giorno l’audizione di Felice Bonanno, dirigente generale del dipartimento della Programmazione in merito al disegno d legge relativo a ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2012. Legge di stabilità regionale’ con particolare riferimento alle procedure di accelerazione della spesa dei fondi europei”.

“Nel corso dell’audizione – si legge sempre nel comunicato – è emerso un quadro completo, aggiornato al 31 ottobre 2011, degli impegni di spesa relativi ai fondi FERS 2007/2013”. Il presidente Savona chiarisce: “Dai dati depositati in commissione si evincono diversi aspetti. Il primo fra tutti è che il 2012 sarà un anno cruciale, in quanto molti dei programmi in corso saranno completati. Nello stesso tempo, tutti gli assi saranno avviati. Al momento, rispetto ad una spesa complessiva di 1 miliardo e 682 milioni di euro per il 2011, sono stati certificati 560 milioni di euro, prevalentemente canalizzati nel primo asse, delle infrastrutture, con 178 milioni di euro; seguono le linee d’intervento su energia e rifiuti, con 172 milioni di euro, mentre per le misure che riguardano gli altri assi, gli investimenti sono al di sotto dei 100 milioni di euro”.

“La crisi che ha coinvolto la nostra nazione – si legge sempre nel comunicato – ha determinato delle inevitabili ripercussioni sulla compartecipazione dello Stato per il finanziamento dei programmi comunitari. Rimane comunque ancora aperto il tavolo delle trattative. Dal canto suo, il ministro Raffaele Fitto (che dovrebbe esseree l’ex ministro ndr) e il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, hanno firmato il ‘Piano nazionale per il Sud’ in base alla quale si sigla l’impegno bipartisan di accelerare la spesa, concentrando le risorse su interventi prioritari che verteranno prevalentemente nel settore dell’istruzione, della banda larga, delle infrastrutture e della nuova occupazione”.

“Rimangono comunque delle criticità interne all’autorità di gestione, in merito all’accelerazione della spesa, con cui s’intende avviare all’interno della finanziaria 2012 ”, precisa ancora Savona.

I lavori sono proseguiti con l’audizione di Salvatore Taormina, dirigente generale del dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, che ha trasmesso alla commissione Bilancio una tabella sintetica delle entrate previste dalla Regione per il 2011, dettate essenzialmente da imposte dirette ed indirette.

“Tra i dati – dice sempre Savona – emergono delle criticità allarmanti che fanno capo alle entrate che derivano dall’Irap: rispetto al 2010 sono state, di fatto, registrate minori entrate per circa un decimo, corrispondenti a 156 milioni di euro in meno. Un dato che lascia intendere l’accentuazione del sommerso”.

 


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