Il nome di Antonio Fiumefreddo, uno dei nuovi assessori della Giunta Crocetta (qui gli altri nomi), è molto conosciuto a Catania. E’ un avvocato penalista da sempre ‘appassionato’ di politica ed è tra i fondatori del giornale online Sudpress.
Negli anni del Governo Lombardo è stato Sovrintendente del Teatro Bellini. Poi una lite furiosa con l’ex Governatore lo costringe a lasciare l’incarico. E’ stato anche assessore alla Cultura con la giunta comunale di Scapagnini e candidato Sindaco contro lo stesso con l’appoggio del deputato regionale, oggi Drs, Marco Forzese.
Ed è proprio a questa area politica filo-crocettiana che viene ascritta la sua entrata in giunta, anche se, a guardare bene gli incarichi che ha avuto recentemente, sembra più da ascrivere a Confindustria Sicilia: presidente della Ast Servizi, liquidatore dell’ex consorzio Asi di Catania e componente dell’organo di vigilanza della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania.
Ma l’incarico che desta più di una perplessità rispetto alla sua nomina di assessore è un altro: Fiumefreddo è l’avvocato che, per conto dell’Asi Palermo, oggi confluita nell’Irsap, segue una causa contro la Regione siciliana. Il contenzioso è quello relativo alla progettata realizzazione dei termovalorizzatori. LAsi (Area d sviluppo industriale) era socio minoritario di una delle imprese che avrebbe dovuto realizzare l’impianto a Palermo. E ritiene di avere subito danni dalla sua mancata realizzazione.
Il 4 Aprile scorso l’avvocato Fiumefreddo diceva all’Ansa che “nella complessa materia sul progetto dei termovalorizzatori, l’Asi ha solo messo a disposizione i terreni su cui sorgere l’impianto”. “Alcuna colpa o responsabilita’ – ha detto il legale all’agenzia di stampa- puo’ essere irrogata al presente terzo chiamato, ma anzi per esclusiva responsabilita’ di altri, il Consorzio Asi di Palermo ha subito danni e perdite per le vicende oggetto del procedimento e per il mancato incasso di quanto dovuto a causa dell’utilizzo dell’area di sua proprieta’”. Il legale, si legge sempre sull’Ansa, chiede dunque la condanna dell’assessorato all’Energia, subentrato all’Arra, “al pagamento dei costi e dei danni subiti dal Consorzio Asi nella misura che sara’ determinata in corso di causa”.
Una notizia che aveva suscitato l’ennesimo scontro con l’assessore regionale all’energia, Nicolò Marino, che invece aveva chiesto un risarcimento milionario alle imprese che dovevano realizzare i quattro termovalorizzatori siciliani sulla base di una senetenza del Tar che ha giudicato la gara viziata fin dalle origini.
C’è da aggiungere che sempre il 4 Aprile, dopo il lancio della notizia Ansa, lo stesso Fiumefreddo, in una nota pubblicata da LiveSicilia, ha precisato che “mai e poi mai, infatti, lIrsap ha inteso, tramite il mio ufficio professionale, costituirsi contro la Regione mentre invece è stato il giudice a disporre lintegrazione del contraddittorio in seno al contenzioso che si celebra a Milano. Vero è invece che il Presidente Cicero mi ha conferito mandato perché, nelladempiere allintegrazione del contraddittorio, predisponessi ogni atto utile a denunciare coloro che consentirono quel pasticcio”.
Sarà pure una integrazione ad un contenzioso cominciato nel 2009. Ma nelle dichiarazioni rilasciate all’Ansa, e presumibilmente negli atti legali, Fiumefreddo interpreta bene la parte dell’avvocato dell’Asi- Irsap contro la Regione. Di cui ora è assessore.
Rimpasto, i nomi della nuova Giunta Crocetta
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