In poche righe uno spaccato della sicilia dei ladri di futuro (e di altro. . . )
Finta ‘rivoluzione’ antimafiosa, rifiuti, appalti & piccioli
IN POCHE RIGHE UNO SPACCATO DELLA SICILIA DEI LADRI DI FUTURO (E DI ALTRO…)
di Salvatore Petrotto
“Il disordine organizzativo appare talmente ben organizzato da far nascere la fondata opinione che esso sia architettato per linefficienza della macchina burocratica in modo che ciascun ufficio possa giustificare la propria inefficienza con la presunta inefficienza di un altro ufficio.
(Questa è la conclusione a cui è pervenuta nel 2010 la Commissione Parlamentare Nazionale d’Inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia).
La corruzione della classe politica in Sicilia è dettata solo da unincontrollata smania di ricchezza e di potere.
La finta rivoluzione antimafiosa degli appalti pubblici in Sicilia consiste nel predeterminare con dei meccanismi a tenaglia il percorso tecnico-amministrativo per favorire sempre le stesse ditte.
Nel settore dei rifiuti, negli ultimi 6 anni, sono stati assicurati affidamenti diretti, sempre alle stesse ditte, senza esperire gare d’appalto, per svariate centinaia di milioni di euro, garantendo servizi pessimi, ai costi più alti d’Italia e producendo le tasse sui rifiuti che sono sempre le più care d’Italia!