Il protocollo firmato il 28 dicembre scorso, ha definito il know how dello stabilimento con una redistribuzione delle aree industriali, investimenti per 20 milioni di euro e carichi di lavoro per il 2019-2021 di oltre tre milioni di ore
Fincantieri, pronto accordo per rilancio cantiere Appello della Fiom: «Di Maio rispetti impegni»
Tutto pronto per la firma dell’accordo di programma da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri per il rilancio del Cantiere navale di Palermo. Il testo dell’accordo nei giorni scorsi è stato presentato al Governo dall’Autorità portuale e da Fincantieri. La Fiom, in un incontro che si è svolto oggi a Palermo, ha sollecitato il Governo a fare la sua parte. «Il governo proceda rapidamente secondo gli accordi – dicono Angela Biondi e Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo – Luigi Di Maio, a novembre, ha preso l’impegno, durante l’incontro allo stabilimento Fincantieri di Palermo, di procedere in tempi rapidi. A questo punto ci aspettiamo una convocazione in tempi brevissimi».
Il protocollo tra l’Autorità portuale di Palermo e Fincantieri, firmato il 28 dicembre scorso, ha definito il know how dello stabilimento, con una redistribuzione delle aree industriali assegnate a Fincantieri, investimenti per 20 milioni di euro e carichi di lavoro per il triennio 2019-2021 di oltre tre milioni di ore, sufficienti a saturare il lavoro per i dipendenti diretti e dell’indotto. Il passo successivo spetta alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Luigi Di Maio, a novembre, in occasione di una visita allo stabilimento di Palermo, ha preso l’impegno con le organizzazioni sindacali a convocare un tavolo per la stesura di un accordo di programma per mettere a disposizione 80 milioni di euro per il completamento del bacino 150mila tonnellate, opera necessaria al rilancio del cantiere in un’ottica di reindustrializzazione dello stabilimento.
«Oggi abbiamo anche chiesto notizie sulle intenzioni della Cassa depositi e prestiti, proprietaria delle aree limitrofe che riguardano l’ex Manifattura tabacchi, il campo di calcio e le palazzine esterne ex mensa ed ex dopolavoro – aggiungono Biondi e Foti -. Abbiamo ribadito che non ci può essere riqualificazione di queste aree in contrasto con la vocazione industriale del cantiere. Siamo fiduciosi del fatto che Orlando, all’incontro che abbiamo chiesto, condividerà le nostre ragioni e sarà al fianco dei lavoratori, come è avvenuto in passato, epoca in cui il progetto prevedeva la realizzazione di un albergo all’interno di queste aree».