La commissione Bilancio ha approvato un emendamento a favore degli istituti privati. Nei mesi scorsi, Vincenzo Vinciullo (Ncd) aveva messo in guardia dall'azzeramento dei fondi alle scuole cattoliche. Di recente, un'inchiesta ha travolto il liceo di Menfi dove gli insegnanti erano costretti a lavorare gratis
Finanziaria, tre milioni per scuole paritarie Forza Italia: «Garantiamo il diritto allo studio»
Ottenere oltre tre milioni di euro per sostenere le scuole paritarie. È l’obiettivo del gruppo parlamentare all’Ars di Forza Italia, che ha salutato con soddisfazione l’approvazione in commissione Bilancio di un emendamento alla finanziaria, con il quale il partito punta a ripristinare gli aiuti agli istituti scolastici privati. Un supporto al momento riservato alle scuole primarie – anche cattoliche – che, secondo i forzisti, è necessario per garantire il diritto allo studio. La parola passerà prossimamente all’Aula, dove arriveranno le proposte di modifiche alla bozza di finanziaria presentata dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei.
«Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento – si legge in una nota a firma del deputato regionale Marco Falcone -. Si tratta di un’importante boccata d’ossigeno, 3 milioni e 140 mila euro, a fronte dell’azzeramento del capitolo prevista dall’esecutivo Crocetta». Per Falcone, la misura mirerebbe ad adeguare il trattamento concesso alle scuole paritarie che si trovano nelle altre regioni italiane: «Mentre nel resto d’Italia è riconosciuto un contributo di 19 mila euro a classe – continua – in Sicilia gli istituti hanno avuto poco o nulla nell’ultimo anno, con il rischio di un totale annullamento delle risorse per il 2016. Il gruppo di Forza Italia ha creduto in questa battaglia, sostenendo il sacrosanto principio del diritto allo studio, che non può e non deve essere negato ai giovani siciliani».
Sull’importanza di dare soldi alle scuole paritarie si era espresso nei mesi scorsi anche il deputato del Nuovo centrodestra, Vincenzo Vinciullo. Che a ottobre aveva messo in guardia dall’azzerare le risorse al settore: «Suggerirei alla Regione di pensare al rischio di ritrovarsi in un anno con 75mila studenti costretti a scegliere le scuole statali e di trovarsi con 3mila insegnanti a spasso», aveva dichiarato il deputato a MeridioNews, soffermandosi sul momento attraversato dalle scuole cattoliche.
Ma le scuole paritarie, di recente, sono finite al centro della cronaca anche per un altro motivo. È il caso del liceo delle scienze sociale Maria Rotolo di Menfi, finito al centro di un’inchiesta – in cui è coinvolto anche il deputato regionale dell’Udc Gaetano Cani – per lo sfruttamento di parte del personale docenti, costretto a lavorare gratuitamente in cambio del punteggio utile per inserirsi nelle graduatorie pubbliche.