Si è spento questa notte, all'età di 77 anni l'ultimo capo dei tonnaroti. Fu rais nel periodo più difficile, dal 1996 al 2007, anno in cui si svolse l'ultima mattanza. «I miei più grandi amici sono i gabbiani e i gatti», diceva. Migliaia i messaggi di cordoglio
Favignana, è morto l’ultimo rais della tonnara Gioacchino Cataldo era tra tesori umani viventi
L’ultimo rais di Favignana è morto. Gioacchino Cataldo si è spento questa notte, all’età di 77 anni. Il gigante buono, come tutti lo chiamavano sull’isola, non c’è più. Quelli che lo conoscono lo ricordano come un uomo all’apparenza rude ma gentile. La storia, la fine della tonnara di cui è stato il simbolo, lo ha relegato ad essere l’ultimo capo dei tonnaroti di cui custodiva i segreti, da tramandare attraverso i suoi racconti appassionati.
È stato l’ottavo e ultimo rais dello stabilimento Florio di Favignana. Nel 2006, fu inserito tra i Tesori Umani Viventi del Registro Eredità Immateriali della Sicilia. Allo stabilimento Florio era arrivato all’età di 14 anni, ma subito dopo il servizio militare lasciò la sua Favignana alla ricerca di fortuna altrove. Prima a Pavia, poi in Germania. Nel 1974 tornò nella sua isola e alle sue passioni, il mare e il tonno, che amava anche cucinare. Fu rais nel periodo più difficile, dal 1996 al 2007, anno in cui si svolse l’ultima mattanza.
La tonnara era per lui lavoro, passione, sacrifici, ma soprattuto vita. «In questi ultimi dieci anni – raccontava – esco spesso da solo e contemplo il mare in compagnia dei miei più grandi amici che sono i gabbiani e i gatti». L’ultimo dei romantici, come lui stesso amava definirsi, lascia un grande vuoto sull’isola. A dare l’annuncio della sua morte è stata la figlia Antonella dalla sua pagina Facebook: «Il Rais saluta la sua Favignana – si legge nel lungo post – e se ne va portando con sé un pezzo di storia di questa bellissima isola che lui ha amato con tutto il suo cuore. Ti vedo papà… sei sulla tua barca al porticciolo di punta lunga, circondato dai gabbiani che ti stanno dando l’ultimo saluto, stretto dal fortissimo abbraccio dei tanti amici che ti vogliono bene e che sentiranno la tua mancanza».
Appena diffusa la notizia, migliaia sono stati i messaggi di cordoglio, soprattutto sui social. «Il mare si è spento. Il re ha posato la corona sullo scoglio più bello di Favignana. Mille sirene lo hanno scortato fino al trono. Nettuno è tornato nel suo regno. Addio Gioacchino Cataldo. Uomo, pesce, rais, isola. Memoria e cunto. Coraggio e sentimento», questo il saluto dello scrittore trapanese Giacomo Pilati. I funerali di Gioacchino Cataldo si svolgeranno lunedì mattina alle 10,30, nella chiesa madre di Favignana.