L'asta al rialzo è stata fissata per il prossimo 20 aprile. Preoccupati i sindacati che chiedono la salvaguardia dei posti di lavoro e il mantenimento delle attività industriali nel settore ferroviario. Massimo riserbo sui nomi dei potenziali compratori
Ex Keller in vendita, a rischio 190 lavoratori «Gli acquirenti dovranno fare i conti con noi»
Sono giorni decisivi per le sorti dell’ex stabilimento Keller di Carini. Sarebbero infatti due gli imprenditori che avrebbero presentato richiesta al tribunale di Cagliari per l’acquisto degli immobili dell’azienda in cui venivano assemblati i convogli ferroviari, che dava lavoro a 190 operai. «Abbiamo avuto notizia dell’asta di vendita, fissata dal tribunale per il prossimo 20 aprile – spiega Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom Cgil – ma i commissari ci hanno fatto capire che non potranno fare i nomi dei potenziali acquirenti fino a che non si avrà l’ufficialità del tentativo di acquisizione».
Una delle offerte sarebbe giunta da parte di un imprenditore palermitano, ma poco altro si conosce in merito e la cosa preoccupa non poco i lavoratori. «Qualunque soluzione – continua il sindacalista – deve prima passare attraverso la salvaguardia dei dipendenti e dal mantenimento delle funzioni originarie dello stabilimento. Bisogna riattivare il settore ferroviario. Chiunque sia il nuovo proprietario dovrà tenere conto delle nostre ragioni, se avrà interessi diversi dall’attività industriale ferroviaria e soprattutto se non avrà a cuore le sorti dei lavoratori dovrà fare i conti con il nostro impegno: ci opporremo in tutti i modi possibili».
Intanto i sindacati hanno organizzato un presidio per il 20 aprile, quando sarà espletata l’asta. «Rischiamo l’ennesima speculazione edilizia sulla pelle dei lavoratori. – dice Simone Di Trapani, coordinatore Sel-sinistra italiana Palermo – È fondamentale che l’acquisizione dello stabilimento ex Keller venga legata alla produttività del sito, con clausole di salvaguardia per i lavoratori in mobilità dal 2014».