Il sindaco del comune del Palermitano esprime moderato ottimismo dopo l'incontro al Ministero per lo Sviluppo economico. I sindacati frenano e predicano prudenza: «Poche certezze sullla cassa integrazione»
Ex Fiat di Termini, avanti con il progetto Blutec Burrafato: «Ci sono le condizioni per ripartire»
Spiragli per il futuro dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese dopo l’incontro tra le parti al Ministero per lo Sviluppo economico. Potrebbe essere la volta buona per far ripartire le attività, dopo l’incontro sull’aggiornamento periodico. «Ci sono davvero le condizioni per riaprire i cancelli e per far tornare al lavoro, entro l’anno, i primi 250 lavoratori», ha commentato il primo cittadino termitano Salvatore Burrafato. «Ognuno deve fare la sua parte, sia Blutec che le istituzioni regionali e nazionali. Se il programma industriale dell’azienda è così credibile da portare Invitalia, da qui a qualche giorno, all’erogazione di un’anticipazione di circa 20 milioni di euro, riteniamo opportuno che, al contempo, il Ministero del Lavoro proroghi tempestivamente la cassa integrazione per tutto l’anno 2016. Dal tavolo – ha concluso il sindaco di Termini – è emersa la giusta determinazione per attuare questo piano industriale che prevede il reimpiego di 700 addetti. Al contempo non bisogna allentare l’attenzione sui lavoratori dell’indotto diretto e indiretto che meritano analoghe prospettive e tutele».
Non tutti, però, sono rimasti completamente soddisfatti dall’esito dell’incontro. Tra questi, alcuni esponenti delle parti sindacali. «Non è andata benissimo, – ha detto il segretario regionale Fiom Roberto Mastrosimone – anche se la prossima settimana rientreranno in fabbrica alcuni lavoratori, un fatto importante. Sulla cassa integrazione non abbiamo nessuna certezza. Il punto delicato è la presentazione del secondo progetto. Il primo progetto industriale riassorbe solo una minima parte di lavoratori. Se il secondo progetto non partirà, non si daranno le opportune risposte a tutti gli operai. Noi insistiamo affinché si riprenda mano al secondo progetto industriale e si riaprano i cancelli a tutti i lavoratori». Mastrosimone ha riferito che in questi giorni si svolgerà un incontro con gli operai per discutere di questi due argomenti: «Blutec ha confermato di essere già operativa all’interno dello stabilimento. Ci hanno comunicato che hanno avviato la sistemazione della cartellonistica e che terminato la fase della formazione per tutti i lavoratori. Il piano prevede l’ingresso, dalla prossima settimana, dei primi dieci dipendenti del settore engineering, così ogni dieci giorni. Da metà luglio si passerà agli addetti agli allestimenti speciali, da ottobre al comparto della chimica e da dicembre agli impiegati del cosiddetto lighting, la realizzazione dei fari. Entro la fine del 2016 si raggiungerà quota 250 dipendenti».
Intanto si muove anche la Regione, che ha fatto sapere che, dopo una verifica della Corte dei Conti, potrà firmare il cofinanziamento del progetto Blutec per 72 milioni di euro con Invitalia e l’azienda al Mise. Di questi, 67 milioni arriveranno da un mutuo agevolato e 4 milioni di euro da destinare al ripristino impianti. Per Ludovico Guercio e Giovanni Scavuzzo, rispettivamente segretario Fim Cisl Palermo Trapani e rappresentante Fim in Blutec, l’auspicio è di «rivedere al più presto i cancelli riaperti a Termini Imerese e gli impianti finalmente in funzione, dopo anni di attese». Commentando l’incontro al Mise, gli esponenti sindacali della Fim Cisl confermano l’impegno per lo stabilimento di Termini Imerese di Blutec. «Per quanto riguarda l’impiantistica, l’azienda ha annunciato che sono stati formalizzati, ed entro maggio 2016 verranno confermati, i primi ordini ai fornitori per un valore di cinque milioni di euro per ‘asservimento energetico impianti, macchinari chemicali , attrezzature e impianti per allestimenti speciali’».