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Ex albergo Sicilia, Città metropolitana lo mette all’asta «Iniziativa per dare a Paternò una struttura ricettiva»
A distanza di due anni dal primo tentativo di vendere l’ex albergo Sicilia di via Vittorio Emanuele, a Paternò, l’ex provincia regionale di Catania riprova a vendere la struttura ricettiva, che qualche anno fa è stata stimata per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro. Dopo anni di abbandono, preda di atti vandalici e di razzie a 360 gradi, l’immobile si è del tutto svalutato. Due anni fa la Città Metropolitana aveva provato a vendere l’immobile per un importo di circa 380 mila euro. Al bando di gara aveva partecipato un imprenditore di Paternò, il quale stipulò con la ex provincia un contratto preliminare di compravendita; alla fine, però, il contratto non fu perfezionato per questioni di natura burocratica, ossia per un vizio di forma.
Stavolta la Città Metropolitana ci riprova indicendo un nuovo bando pubblico di vendita partendo da un base d’asta di oltre 500mila euro. A differenza della scorsa volta la valutazione dell’immobile è stata effettuata dal personale dell’Agenzia delle Entrate, dopo un sopralluogo della struttura. L’ex hotel Sicilia, un tempo una delle strutture ricettive più rinomate della provincia etnea, adesso diventa un bene che ha bisogno di essere rilanciato. Così la Città metropolitana prova a cederlo ai privati nel tentativo di non farlo andare perduto. Le proposte di acquisto devono pervenire alla provincia entro il prossimo 24 gennaio alle ore 12 con al consegna del plico nella sede della Città Metropolitana. L’ex albergo Sicilia è una struttura che ha interni da oltre 1800 metri quadrati, più altri 1815 metri quadrati di spazi esterni e terrazze. L’ex hotel è formato di quattro piani, oltre ad un seminterrato e a un locale tecnico posto al quinto piano. La struttura resterà sempre un albergo: nel bando è stato inserito il vincolo di destinazione d’uso per 5 anni a fini turistico-alberghieri, senza intenti speculativi da parte di chi andrà a vincere il bando.
La struttura, da quando è in stato di abbandono, ha subito furti e atti vandalici, diventando un luogo dove hanno trovato riparo i senza fissa dimora. Meno di una settimana addietro dentro l’ex hotel Sicilia si è sviluppato un incendio al primo piano; nell’edificio erano presenti delle persone, che però sono riuscite a scappare. Il rogo potrebbe essere stato provocato da un fuoco accesso per riscaldarsi dal freddo della notte oppure per prepararsi la cena. Circa un anno addietro la Città metropolitana aveva fatto chiudere tutti gli accessi dell’immobile per impedirne l’accesso. Adesso, ad avviare la procedura il sindaco metropolitano Salvo Pogliese, che questa mattina, insieme al sindaco di Paternò Nino Naso e al deputato regionale Gaetano Galvagno, ha illustrato i termini del bando di vendita.
«Lancio un appello agli imprenditori locali; farsi aventi per investire nella città e nel territorio – ha detto il sindaco Nino Naso – È un’opportunità importante da non perdere ed è importante che una città come Paternò, con quasi 50mila abitanti, abbia una struttura ricettiva. L’albergo Sicilia riqualifica la zona – ha proseguito il primo cittadino – un bel biglietto da visita, visto che la struttura è collocata proprio all’ingresso della città». Secondo Naso l’hotel Sicilia potrebbe essere uno tra i tanti strumenti per incentivare il turismo, anche in vista del futuro progetto che prevede la linea metropolitana «tra 5 anni e e sarà facilmente raggiungibile – conclude – C’è una specifica richiesta da parte degli utenti che arrivano da fuori visto che la nostra zona è ricca di attrazioni di diversa natura. Ci aiuta questa sinergia tra le varie istituzioni».