Non è ancora ufficiale la sua elezione, ma Giovanni La Via, deputato europeo del Nuovo centro destra, ammette di essere già a lavoro, tra le fila di quelli che lavorano sottotraccia per una grande coalizione al Parlamento europeo tra Partito popolare e Partito socialista. «L’unica possibile – secondo lui – per trovare una maggioranza in Parlamento ed emarginare gli estremismi di destra e di sinistra». Stamattina è intervenuto al convegno organizzato dall’Università di Catania nella sede di Scienze politiche su un’analisi post voto, a cui erano invitati – ma non si sono presentati – anche Salvo Pogliese, di Forza Italia, e Michela Giuffrida, del Partito Democratico. Cioè i due che dovrebbero completare il terzetto di deputati catanesi eletti a Bruxelles.
Il condizionale è ancora d’obbligo perché i risultati ufficiali non sono arrivati e si moltiplicano gli scenari secondo cui proprio La Via rischia di perdere il seggio, in favore di altri colleghi, di altri partiti o dello stesso Ncd. All’ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione, l’organo deputato a dire l’ultima parola su questa vicenda, non sono ancora arrivati i dati delle circoscrizioni. La confusione nasce dalla combinazione tra legge elettorale europea, che premia la rappresentanza politica (cioè i territori dove è inferiore l’astensione), e una recente sentenza del Consiglio di Stato del 2010 che richiama il rispetto alla rappresentanza territoriale. In questa situazione, Carlo Casini, arrivato secondo nella circoscrizione Centro tra le fila del Ncd ma in quota Udc , ha presentato ricorso al Viminale. «Il seggio Ncd-Udc non deve scattare nelle Isole, ma al Centro, sostiene. Una guerra interna tra le diverse anime della piccola formazione centrista? «No – commenta La Via – è inevitabile che dopo le elezioni ognuno cerchi di sfruttare il posizionamento che ha raggiunto, è sempre successo. Ma Casini, ai sensi della normativa, non è nemmeno titolato a fare ricorso perché, essendo arrivato secondo, non è il soggetto direttamente danneggiato. Il primo è il ministro Beatrice Lorenzin che ha già detto che non presenterà alcun ricorso».
La Via continua a dirsi comunque sicuro che alla circoscrizione Isole verranno confermati gli 8 seggi previsti e ribadisce che «le regole – compresi i criteri per la ripartizione dei seggi basati sulla sentenza del Consiglio di stato del 2010 – sono state definite nel momento in cui sono stati pubblicati i comizi elettorali». Se anche l’ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione opterà per questo impianto, i catanesi a Bruxelles saranno tre sugli otto deputati dalle Isole: Michela Giuffrida, Salvo Pogliese e Giovanni La Via. Un caso unico. «Avremo l’opportunità di focalizzare più attenzione sul nostro territorio, a partire dalle politiche su immigrazione, agricoltura e industria. Ma – conclude l’eurodeputato del Ncd – continueremo ad agire sempre nell’interesse più ampio della Sicilia».
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