Europee 2014, boom di Michela Giuffrida La più votata assieme a Pogliese e Suriano

Michela Giuffrida, Salvo Pogliese e Simona Suriano: i tre candidati alle elezioni europee 2014 più votati di Catania sono in quota, rispettivamente, al Partito democratico, a Forza Italia e al Movimento 5 stelle. Una composizione, quella delle preferenze ai candidati venuta fuori dalle urne etnee, che in parte ricalca quella nazionale. Se da una parte si conferma il successo del Pd guidato dal premier Matteo Renzi, diverso è il secondo gradino del podio, che spetta a Fi di Silvio Berlusconi. Il terzo aspirante euro-deputato che ha ottenuto più preferenze è uno dei pentastellati ispirati dal genovese Beppe Grillo, che in tutt’Italia si attesta come seconda forza politica.

Il primo commento al suo successo la giornalista Michela Giuffrida, outsider del Pd poiché in quota Articolo 4 di Lino Leanza, lo ha affidato ai 140 caratteri di Twitter: «Siete stati straordinari». Un ringraziamento che va ai 91.893 cittadini che hanno scritto il suo nome sulla scheda elettorale.  «Io ci ho sempre creduto senza riserve – dice l’ex direttore di Antenna Sicilia – E sono state le centinaia di migliaia di persone incontrate a consolidare questa fiducia». Sarà lei ad occupare il terzo dei tre seggi che il Pd si è aggiudicato nella circoscrizione isole, composta da Sardegna e Sicilia. A farle compagnia Renato Soru, ex presidente della Regione sarda, e Caterina Chinnici, magistrato esperto in diritto dei minori, nonché fu assessore alla Famiglia nella giunta di Raffaele Lombardo a Palazzo d’Orleans e figlia del giudice Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia nel 1983.

Vola a Bruxelles anche Salvo Pogliese, Forza Italia, 9.105 voti a Catania, più di 60mila in tutta la Sicilia. Il politico lascia la sua poltrona a Palermo e va a occuparne una al parlamento europeo. A sostituirlo alla Regione Sicilia arriverà Alfio Papale, ex sindaco di Belpasso, che stamattina ha dichiarato: «Il mio impegno sarà profuso nell’interesse massimo della comunità catanese, con priorità alle politiche del lavoro, rilancio dell’agricoltura e valorizzazione del territorio etneo».

Nonostante il clamoroso successo alle urne, rimarrà invece a casa Simona Suriano, del Movimento 5 stelle, 6.940 preferenze a Catania. Ai grillini gli elettori hanno garantito solo due seggi: uno è andato al palermitano Ignazio Corrao, il secondo alla cagliaritana Giulia Moi. «Ringrazio le 50mila persone che hanno riposto fiducia in me – scrive Suriano su Facebook – So per certo che Ignazio e Giulia ci rappresenteranno con dignità e onestà». Per il resto, la cittadina pentastellata tace. Ma hanno fatto sapere dall’ufficio stampa che ogni altra dichiarazione sarebbe stata subordinata alla posizione ufficiale assunta da Beppe Grillo. E il comico che dà il volto al Movimento non tarda a dire la sua: «Abbiamo perso – ammette in un video pubblicato tra le pagine del suo blog – Abbiamo preso il 21-22 per cento, abbiamo preso l’Iva, senza avere voti in nero e siamo lì senza aver promesso niente a nessuno, né dentiere né ottanta euro».  E annuncia, prendendo una pillola di Maalox contro la gastrite: «Faremo opposizione sempre di più e sempre meglio».


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I risultati elettorali in Sicilia si allineano con quelli nazionali. Il Partito democratico è il primo scelto dagli isolani, che mandano a Bruxelles tre deputati, tra i quali la giornalista etnea. Poi il Movimento 5 stelle, a cui spettano due seggi, che vanno a Ignazio Currao e Giulia Moi. Infine Forza Italia, che guadagna due seggi come i pentastellati, il primo dei quali va al politico nostrano che lascia l'Ars per volare in Europa

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