Da ieri e fino a domani a Piano Pernicana si svolgerà l'Etna burning festival. «All'inzio pensavo a un rave abusivo», racconta Ugo Esposito. E invece l'autorizzazione al Parco sarebbe stata chiesta dall'assessore al Turismo del Comune di Linguaglossa
Etna, no stop di musica house a tutto volume «Come hanno potuto autorizzarli nel bosco?»
«Rispetta la Natura sempre e ovunque». Recita così l’invito sul social network Facebook dell’
Etna burining festival, una no stop di musica e campeggio gratuito dal 24 al 26 aprile, organizzato dal gruppo Tekinsicily. Note ambient, si specifica sempre nella pagina dedicata all’evento. «Ma ieri ho cominciato a sentite musica house a tutto volume e io sto più su di Piano Pernicana, dove si svolge il festival – racconta Ugo Esposito, dell’associazione Clan dei ragazzi – Ma come si fa ad autorizzare una cosa simile?». Perché a chiedere i permessi al parco dell’Etna sarebbe stato proprio il Comune di Linguaglossa, nella figura del suo assessore al Turismo Rosario Grasso. «Abbiamo rilasciato il nulla osta su richiesta del Comune che organizza l’evento. Sapevamo che si trattasse di una rassegna di musica ambient», avrebbe riferito Marisa Mazzaglia, presidente del parco dell’Etna, a fonti ben informate (ma non a MeridioNews).
[La musica registrata questa notte dal paese di Linguaglossa]
Qualcuno sa darmi qualche suggerimento su come poter dormire con tutto questo casino???
Posted by CristinaEfrancesco Lo Coco on Venerdì 24 aprile 2015
Un corto circuito burocratico che vedrebbe il Comune di Linguaglossa nel doppio ruolo di
controllore, con la polizia municipale, e controllato, come organizzatore dell’evento. Una scoperta che ha fatto indignare Esposito, convinto che si trattasse di una libera – e illegale – iniziativa di qualche cittadino poco amante della pace di montagna. «All’inizio pensavo a un super impianto di qualche macchina. Poi sono passato da Piano Pernicana e ho visto forestale e carabinieri – racconta -. A quel punto credevo ci fosse stata una festa abusiva». Ma la musica sarebbe proseguita anche la notte – «solo un po’ più bassa dalle 23» – e, «ripassando stamattina, ho visto ancora lo stesso dispiegamento di forze. Poi, parlando con un amico, ho scoperto che era tutto autorizzato».
Su Facebook l’invito ha raggiunto
diecimila persone. E, sebbene la partecipazione di ieri non sembra essere stata numerosa, oggi – complice il giorno festivo – c’è chi organizza il viaggio anche da Palermo. E da Catania con tanto di navette. «Qui vicino ci sono le uniche strutture alberghiere della zona – prosegue Esposito – I turisti erano perplessi nel sentire musica house tutto il giorno, compresa la notte».
«Io non ho nulla contro la musica, ma questo non mi sembra né il genere né il luogo adatti». Soprattutto per quanto riguarda il rispetto della natura. «
Non credo che gli abitanti del bosco abbiano gradito…», aggiunge il cittadino. «Qui siamo nel parco dei divieti – conclude Ugo Esposito – Io non posso fare una passeggiata a cavallo né raggiungere il cratere con una slitta e i cani. E invece si può mettere fine a pace e tranquillità con la musica a tutto volume».