Etna: attività continua. Cenere verso Catania Aeroporto Fontanarossa chiuso fino a domani

Ore 19.15: Per affrontare al meglio i possibili disagi che si potrebbero verificare anche domani, Alitalia e Air One stanno predisponendo voli alternativi in partenza da Comiso per la prima metà della giornata. Per conoscere le variazioni sono a disposizione i numeri 892010 per biglietti Alitalia e 892444 per Air One. Confermata anche la possibilità di rimborso o cambio senza pagamento per le partenze entro mercoledì.

Ore 18.40: Con un comunicato, la Società che gestisce l’aeroporto di Catania ha chiarito i motivi che hanno portato alle scelte effettuate nella giornata di oggi, soprattutto sulla possibilità di utilizzare lo scalo di Comiso in caso di emissione di cenere. «Lo spazio aereo, gestito dall’Aeronautica militare, è unico sia per Catania che per Comiso, mentre la Circolare Enac Apt 15, che prevede gli interventi per la mitigazione degli effetti dell’emissione di cenere dal vulcano Etna, non coinvolge l’aeroporto di Comiso». La soluzione, auspicano i vertici della Sac, sarebbe «dividere fisicamente lo spazio aereo di Comiso da quello di Fontanarossa e modificare l’Apt 15 con procedure dedicate per lo stesso aeroporto di Comiso».

Ore 17.30: La Sac ha stabilito la chiusura dello scalo di Catania fino a domani. Dopo il decollo di due voli Alitalia diretti a Roma, verrà chiuso nuovamente anche l’aeroporto di Comiso. La prossima riunione dell’unità di crisi si terrà alle 5.30 di domani, quando verrà deciso se sarà possibile riprendere l’attività nelle due strutture.

Ore 16.10: L’associazione Etna Walk riferisce che nella tarda mattinata di oggi si è aperta una nuova fessura eruttiva alla base nordorientale del cratere di Sud-Est, che sta producendo una colata lavica diretta verso la valle del Leone. Ecco il video:
http://youtu.be/18F3pj2ywDo

Ore 16.00: Le società che gestiscono gli scali di Catania e Comiso, Sac e Soaco, hanno comunicato che dall’aeroporto Vincenzo Magliocco sarà possibile garantire solo due arrivi e due partenze ogni ora. «I vettori – annunciano i vertici dei due enti – si stanno coordinando per organizzare al meglio le operazioni». Confermata la chiusura della struttura catanese e del relativo spazio aereo fino alle 18.

Ore 14.00: Da circa 20 minuti l’aeroporto Vincenzo Magliocco di Comiso ha ripreso la regolare attività. La Sac riferisce che lo scalo, nel pomeriggio, verrà messo a disposizione dei piloti, ai quali spetta la decisione, come scalo alternativo per i voli cancellati e riprogrammati per Catania, insieme all’aeroporto Punta Raisi di Palermo. L’aeroporto di Comiso potrà comunque ospitare solo un numero limitato di voli, e le comunicazioni in merito verranno diffuse dalla società di gestione dell’aeroporto di Catania.

Ore 13.30: Resta chiuso a causa dell’eruzione dell’Etna l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Lo scalo non sarà operativo almeno fino alle 18. Lo ha deciso l’unità di crisi della Sac, che ha prorogato le limitazioni in atto che prevedono la chiusura totale dello spazio aero per l’emissione di cenere lavica dal vulcano.

Chi abita ai piedi dell’Etna è abituato a convivere con i suoi capricci, ma l’evento in corso, il ventesimo dall’inizio dell’anno, iniziato sabato mattina e attualmente in corso, non ha fatto dormire in molti. Forti e continui boati, un’abbondante colata lavica che fuoriesce dal nuovo cratere di sud est e che si dirige, in almeno tre bracci, verso la valle del Bove. E ancora attività stromboliana e una nube di cenere che, precisa l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, «è meno voluminosa rispetto agli episodi parossistici precedenti». Ma i venti, che la spingono verso sud-est, hanno costretto questa volta a chiudere non solo l’aeroporto Fontanarossa, ma anche tutto lo spazio aereo della Sicilia sud orientale, incluso lo scalo di Comiso. La decisione è stata presa dall’Enac nel pomeriggio di ieri ed è stata confermata dall’unità di crisi riunitasi stamattina all’alba. La situazione resterà quindi invariata fino a mezzogiorno, quando si terrà una nuova riunione. Alitalia e Airone offrono la possibilità del cambio o del rimborso del biglietto ai passeggeri in partenza da Fontanarossa entro il 18 dicembre.

Moltissimi i disagi con 26 arrivi in parte dirottati su Palermo e in parte cancellati, e 21 partenze cancellate. Sull’emergenza è intervenuto anche Gaetano Mancini, presidente della Società che gestisce lo scalo di Fontanrossa, che ha sollecitato le istituzioni competenti a «trovare il modo di rendere l’aeroporto di Comiso alternativo a quello di Catania durante simili situazioni di necessità, considerato come l’utilizzo dello scalo di Comiso potrebbe limitare al minimo indispensabile i disagi per i passeggeri, evitando di penalizzare eccessivamente il territorio». Per seguire l’andamento della situazione e dei voli relativi a Fontanarossa, si può controllare il sito della Sac, a questo link. Intanto le compagnie Alitalia e Airone vengono incontro ai passeggeri che hanno subito o rischiano di subire nelle prossime ore la cancellazione del proprio volo. A tutti coloro in possesso di un biglietto emesso sui voli in partenza entro il 18 dicembre, è offerto il rimborso oppure il cambio, senza pagamento di integrazioni, di prenotazione o di itinerario. E’ possibile prenotare quindi un nuovo volo entro la data di validità del biglietto di cui si è in possesso. La modifica va fatta entro il 18 dicembre, contattando il numero 892010 per i passeggeri Alitalia, o lo 892444 per quelli Air One. Le compagnie inoltre raccomandano di verificare lo stato del proprio volo prima di andare in aeroporto, chiamando il Customer Center al numero 892010, consultando la sezione Stato del Volo sui rispettivi siti o sulle app di riferimento.

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La chiusura di Fontanarossa è dovuta anche alla caduta di cenere, seppur in forma lieve, anche sullo scalo catanese. Ad essere colpiti stavolta sono stati i paesi pedemontani del versante meridionale del vulcano, in particolare Nicolosi, Trecastagni e Viagrande, ma la coltre nera è arrivata fino a mare. «Il tremore vulcanico si mantiene a livelli alti, a causa della risalita abbondante del magma», spiegano dalla sala operativa dell’Ingv. Nessun pericolo per la popolazione. «L’attività attualmente in corso rientra nella normale fenomenologia eruttiva sommitale etnea – sottolineano dall’associazione Etnawalk – I forti boati e le vibrazioni ad essi associati non sono direttamente legati all’effettiva intensità dell’attività esplosiva che si mantiene moderata e non rappresenta alcun rischio per la popolazione».

 

[Foto di Francesca Grasso]


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