Eolico, Nicolò Marino: “Nessun contrasto con Crocetta e con il PD”

L’ASSESSORE, IN UNA NOTA, NEGA CONTRASTI INTERNI AL GOVERNO. L’INTERVENTO DI MARCO FALCONE

L’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, va d’accordo con il presidente della Regione, Rosario Crocetta? La pensano allo stesso modo sui rifiuti e sull’energia eolica?
Per ora mettiamo da parte i rifiuti e Confindustria Sicilia. E affrontiamo il tema Crocetta-Marino. Ad affrontarlo, per la verità, è lo stesso assessore che, stamattina ha diramato un comunicato stampa.
“La notizia – scrive l’assessore Marino – è il finanziamento ad Enel di 50 milioni di euro per l’ammodernamento della rete siciliana, in particolare delle cosiddette cabine primarie. Tutto questo pone la nostra regione in una posizione di primato rispetto alle altre. Significa poter monitorare in ogni istante le potenzialità della nostra rete anche per le immissioni provenienti da energie rinnovabili, ivi compresa quella eolica”.
Che l’Enel possa fare qualcosa di utile e, addirittura!, di positivo pe rla Sicilia noi ne dubitiamo. Forse avrà fatto qualcosa di utile e di positivo, pe rla nostra Isola negli anni ’60 e ’70 del secolo passato. Poi non ci risultano molte cose “utili” per la nostra terra: anzi, ci risulta l’esatto contrario.

L’assessore Marino dice che “si tratta di una notizia positiva per l’azione del Governo”.
Poi l’assessore se la prende con chi mette zizzania tra lui, il presidente Crocetta e il PD. “Non consento a nessuno – scrive marino – di parlare di spaccature fra me e il Presidente Crocetta o fra me e il Partito Democratico. Il riferimento all’eolico è in linea con quanto da me riferito in aula in termini condivisi dal Partito Democratico che aveva proposto una mozione in merito”.
“Il Governo Crocetta – aggiunge l’assessore – per la prima volta ha posto in essere le vere azioni per limitare il rilascio di autorizzazioni nel settore delle energie rinnovabili eoliche. Si tratta dell’individuazione delle ‘zone idonee e non idonee’. Rimango, quindi sorpreso della polemica che è stata pretestuosamente innescata”.
“In occasione del mio intervento all’Ars – precisa ancora Marino – avevo già precisato che nessuna legge regionale potrà mai impedire l’energia eolica in Sicilia, trattandosi di materia riservata allo Stato. Ho altresì ribadito che le conferenze di servizio sono un obbligo di legge e non una facoltà dell’amministrazione; l’ambiente può essere solo tutelato attraverso la ricognizione dei vincoli paesaggistici ed ambientali attraverso l’atto amministrativo già predisposto dal mio Dipartimento”.
In questo passaggio notiamo la differenza siderale tra l’assessore Marino e gli altri governanti dell’Isola. L’assessore può anche non piacere, ma applica la legge. Fa quello che altri non fanno. Stamattina, per esempio, abbiamo pubblicato la notizia che il dipartimento regionale della Formazione sta ignorando un pronunciamento del Tar Sicilia.
Non è il solo ufficio regionale, quello della Formazione professionale, a fare il cavolo che gli pare. Dalle parti dell’Agricoltura – assessorato alle Risorse agricole e alimentari, come lo chiamano adesso – non si riesce a capire a chi sono andati i soldi del Piano di sviluppo rurale. Questo perché una parte del ‘malloppo’ pare sia finita nella tasche di amici e parenti (soprattutto i secondi) di politici e alti burocrati. Quindi si tiene tutto ‘ammucciato’ (nascosto).
Persino l’eurodeputato Giovanni La Via – che insegna Economia Agraria allì’Università e che ha ricoperto il ruolo di assessore regionale all’Agricoltura – sembra interessato a una ricognizione su come sono stati spesi i soldi del Psr. Leggiamo sempre i suoi interessanti interventi su quel poco di buono che l’Unione europea fa per le agricolture mediterranee (molto poco a dir la verità, essendo di gran lunga preponderanti i danni: e non può essere altrimenti trattandosi di un’Unione europea dove comandano le tecnocrazie massoniche, finanziarie e bancarie). Ma non divaghiamo.

Insomma, a differenza di altri governanti, l’assessore Marino applica la legge. “Come già riferito all’Ars – scrive nella nota – ho ribadito che l’energia eolica è stata e sarà essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che sono stati imposti dalla Comunità europea e che l’Italia ha ripartito per la regione Sicilia, pena nuove potenziali condanne”.
Affermare ciò, aggiunge l’assessore, “non significa affatto volere l’eolico, ma soltanto operare correttamente, nel rispetto delle leggi per raggiungere l’obiettivo politico voluto dal Presidente della Regione siciliana e da ne condiviso: limitare veramente l’impatto ambientale derivante dalle pale eoliche”.

Sulle polemiche che coinvolgono – spesso suo malgrado – l’assessore Marino -interviene anche il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone. “Dopo le discariche ora l’eolico – scrive Falcone -: due ‘pomi della discordia’ che alimentano il contrasto tra l’assessore all’Energia, Nicolò Marino, da un lato e il Governatore Crocetta e il maggiore partito che lo sostiene dall’altro”. Chiaro il riferimento al PD.
“L’assessore Marino – osserva Falcone – da uomo di legge e di legalità, venga a fare chiarezza in Aula e spieghi cosa si cela sotto le vicende delle discariche e il no del Governo all’eolico”.
“E’ evidente – continua Falcone – che ci sono oscuri interessi che un assessore-magistrato non può né sottacere, né tantomeno avallare “.
“Noi dell’opposizione – conclude Falcone – da sempre sostenitori della chiarezza e della trasparenza, siamo pronti a sentirlo e a sostenerlo”.

 


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