L'opera tratta dalle Baccanti di Euripide è andata in scena in uno dei siti meno conosciuti, ma non per questo non meritevoli di essere valorizzati. A occuparsi della regia è stato Daniele Salvo. La tragedia a settembre sarà allestita anche al teatro antico di Taormina
Enna, rivive il teatro di Morgantina con il Dionysus L’organizzatore: «Ho pensato pure a tagliare l’erba»
La tradizione culturale greca si veste di luci anche teatri meno in vista della regione. Lo dimostra l’iniziativa della Management di Michele Di Dio & Associazione Culturale Dide che ha puntato alla valorizzazione del teatro antico di Morgantina portando in scena la tragedia Dionysus, tratta dalle Baccanti di Euripide, con la regia Daniele Salvo.
«Il regista emiliano a soli 43 anni detiene il record d’incassi nella storia dell’Inda (Istituto nazionale del dramma antico) di Siracusa» commenta l’organizzatore ennese. Daniele Salvo è stato chiamato per quattro volte a Siracusa per dirigere l’Edipo a Colono con Giorgio Albertazzi nel 2009, l’Aiace con Elisabetta Pozzi e Maurizio Donadoni nel 2010, l’Edipo Re con Daniele Pecci e Ugo Pagliai nel 2013, ottenendo il record al botteghino, e le Coefere-Eumenidi con Francesco Scianna, Ugo Pagliai e Paola Gasmann nel 2014. La tragedia Dionysus, come le precedenti, è stata caratterizzata dai costumi e dai movimenti con un occhio di riguardo al testo in lingua originale perché, afferma l’organizzatore «per Daniele Salvo innovare significa rendere elementi vecchi e dimenticati del testo di nuovo freschi e – aggiunge – lo spettacolo è stato arricchito da canti in greco antico e vanta un cast di professionisti che include nomi come Manuela Kustermann nel ruolo di Agave, Melania Giglio (la Sfinge nell’Edipo Re) e lo stesso Daniele Salvo nel ruolo di Dioniso, un ritorno alla scena dopo almeno 16 anni».
«Morgantina è oro ma l’hanno trasformato in ferro» ha dichiarato il giovane organizzatore 33enne originario di Piazza Armerina. E parlando delle difficoltà incontrate durante l’allestimento della rappresentazione ha affermato: «Ho numerato la cavea del teatro, la gradinata dove prendere posto, perché non era stato mai fatto. Il censimento finale ha dato un risultato di 900 posti in totale e ho ottenuto l’agibilità per 800. Mi sono occupato in prima persona – continua – di tagliare l’erba nella zona circostante e di procurare tutto il necessario, dalla sabbia al telone fino ai cuscini per i posti, un piccolo accorgimento per creare un ambiente uniforme», sottolinea.
La rappresentazione è già andata in scena a Roma dal 4 al 13 Marzo 2016 con un tutto esaurito al Teatro Vascello e a Maggio in Romania. In tal senso, per il teatro ennese è stata un’occasione importante. «Fra gli obiettivi c’è quello di valorizzare il potenziale culturale presente nel sito di Morgantina». Per vedere il Dionysus, adesso, basterà andare a Taormina il 24 settembre, dove l’opera verrà messa in scena al teatro antico con inizio alle 19.30.