L'uomo forte del Pd non vince al primo turno. Si ferma al 41 per cento, nove punti sotto le sue liste. «I cittadini non hanno capito il sistema elettorale», spiega. E ora dovrà affrontare la sfida a due, senza il sostegno dei candidati al consiglio comunale
Enna, ballottaggio a sorpresa Crisafulli-Dipietro Voto disgiunto decisivo. Ex senatore: «Semplice»
Sarà ballottaggio tra Vladimiro Crisafulli di Enna Democratica e Maurizio Dipietro di Patto per Enna. Crisafulli al primo posto con 5.648 voti, pari al 41 per cento delle preferenze, Dipietro con 3.333 voti, è al 24,2 per cento. Il grillino Davide Solfato è terzo con il 17,3 per cento. Di un soffio avanti ad Angelo Girasole della lista L’altra città al 17,2 per cento.
Un dato interessante da sottolineare risulta il calo dei numeri di votanti rispetto alle scorse elezioni comunali del 2010. Si è passati dal 71,21 per cento di cinque anni fa al 66,64 di questa tornata elettorale. L’astensionismo continua ad avere un peso nella vita politica del capoluogo ennese.
Amara sorpresa per l’ex senatore del Pd, per cui era stata preventivata una vittoria al primo turno. Se ne riparlerà invece tra due settimane, 14 e 15 giugno. Crisafulli ha sostenuto la possibilità che molti non abbiano capito che, con il voto disgiunto, dare la preferenza alle liste a lui collegate non significava votare direttamente anche il sindaco. Questo, secondo l’uomo forte del Pd a Enna, spiegherebbe perché le sue liste – Enna Democratica, La Torre e Sicilia Democratica – avrebbero superato il 50 per cento, lasciando però Crisafulli al 41 per cento. «Mi preparo per questo secondo turno non preventivato – afferma Crisafulli – e, visto il risultato delle mie liste, sarà un ballottaggio semplice e avremo anche il premio di maggioranza».
Ma, nonostante l’ottimismo, non sono scontate le previsioni del ballottaggio che potrebbe riservare sorprese. Dove andranno i voti dei due candidati sconfitti? Angelo Girasole è stato ex sfidante di Crisafulli alle primarie del Pd di cinque anni fa. Nel 2010, dopo la rinuncia dell’ex senatore, ha dovuto accettare la candidatura di Paolo Garofalo, poi risultato vincitore. Quest’anno la sua discesa in campo è sembrata in parte una dichiarazione di guerra a Crisafulli. D’altro canto non sembrerebbe avere buoni rapporti neanche con Maurizio Dipietro, essendo stati entrambi i candidati sindaci di una lista civica – Patto per Enna – che qualche mese fa ha subito una scissione, lasciando da un lato quattro consiglieri (degli otto fondatori originari del Patto) che hanno deciso di sostenere la candidatura di Dipietro e dall’altro altri quattro che, insieme a Girasole, hanno fondato la lista civica L’altra Città.
I Cinque stelle per definizione non si alleano con nessuna forza politica ma, cosa importante, non concepiscono l’astensionismo: chi voteranno? E’ più semplice pensare che le loro preferenze convergeranno su Dipietro, data la loro conclamata ostilità nei confronti di Vladimiro Crisafulli.
Da non sottovalutare neanche un altro aspetto: ormai il Consiglio comunale è stato eletto e nella prossima sfida a due mancheranno gli interessi dei candidati al consiglio ad invogliare al voto i propri elettori; ne è prova il ballottaggio del 2010 quando il 71,21 per cento dei votanti al primo turno è sceso vertiginosamente al 50,10 per cento al ballottaggio. Difficile dire quale dei due candidati trarrebbe maggiore vantaggio da un eventuale aumento dell’astensionismo.