«Unità trovata da tutto il campo progressista su programma, squadra di governo e candidato sindaco per la città di Catania individuato congiuntamente dal tavolo nella figura di Emiliano Abramo». Sono da poco passate le 21.30 quando il gruppo dei tavoli larghi progressisti fa sapere di aver trovato la quadra. A testimoniarlo, anche una foto che […]
Comunali 2023 a Catania, Emiliano Abramo è il candidato sindaco del campo largo progressista
«Unità trovata da tutto il campo progressista su programma, squadra di governo e candidato sindaco per la città di Catania individuato congiuntamente dal tavolo nella figura di Emiliano Abramo». Sono da poco passate le 21.30 quando il gruppo dei tavoli larghi progressisti fa sapere di aver trovato la quadra. A testimoniarlo, anche una foto che ritrae insieme alcuni dei principali protagonisti che, da circa un mese, hanno iniziato a pedalare in tandem per le Amministrative di maggio nel capoluogo etneo. Il nome del presidente della comunità di Sant’Egidio, da settimane, circolava come quello su cui Movimento cinque stelle, Partito democratico, Sinistra Italiana ed Europa verde stavano cercando di convergere. Con qualcuno che ne è convinto e altri che, per amore dell’unità, non hanno da ridire. «L’accordo è stato trovato – conferma al nostro giornale il referente regionale del M5s Nuccio Di Paola – con Abramo candidato sindaco che sarà affiancato da un vice espressione del nostro movimento». Per questo secondo nome, però, bisognerà ancora attendere. Ma non troppo.
Il campo largo ha deciso di giocare a carte scoperte a qualche giorno di distanza dall’ufficializzazione della ridiscesa in campo dell’ex sindaco Enzo Bianco e a poco più di 24 ore da quello che è stato da noi battezzato come il patto della pedana tra l’ex ministro dell’Interno e l’ex sottosegretario ai Trasporti, il pentastellato Giancarlo Cancelleri. Un’unione che dai progressisti è stata vista come una mossa «prevedibile e obbligata da parte di entrambi fatta, forse, solo per creare confusione». Chiare le idee espresse dalle varie anime del campo largo che si sono trovate d’accordo nell’intento di dare vita a «un percorso unitario di chiara discontinuità con il passato amministrativo». Provando a restare distanti, finché è stato possibile, dalla «logica dei nomi», alla fine ne hanno tirato fuori uno che proprio nuovo non è. Il capo della comunità di Sant’Egidio, infatti, già per la scorse Comunali a Catania (quelle del 2018) aveva puntato alla poltrona più importante di Palazzo degli elefanti. Più di recente, Abramo è stato anche candidato alla Camera dei Deputati per le ultime elezioni politiche. Ora si attende solo che anche dalle parti delle centrodestre catanesi – plurale sempre più necessario – si faccia il passo decisivo.