Emergenza rifiuti: Amia, i tre commissari super stipendiati al contrattacco

La guerra dell’immondizia di scena a Palermo. Non solo cumuli di rifiuti per le strade, l’allarme sanitario, l’incapacità di risolvere il problema, ma anche accuse reciproche, scarica barile e colpi bassi in questa tristissima (per la città costretta a vivere tra la spazzatura) vicenda.

Da un pò di giorni, politici e sindacalisti puntano il dito contro i commissari straordinari dell’Amia. Li accusano di non avere saputo gestire l’azienda fino a fare esplodere l’emergenza rifiuti. Ma, anche peggio. C’è chi ha parlato di favori alla mafia. Loro, giustamente, replicano, nella nota che riportiamo sotto. Non sappiamo dove sia la verità, propendiamo, al massimo, per un concorso di colpe. Certo è, che per quello che guadagnano, potevano fare di meglio. Ha raccontato il sito “diPalermo.it”   che si portano a casa 700 mila euro ciascuno. E cioè 2 milioni e cento mila euro annui per i tre funzionari mandati da Roma per risolvere la situazione.

Comunque loro, si difendono. Prendono carta e penna e scrivono”In riferimento alle accuse di avere incautamente provocato gli scioperi selvaggi dei lavoratori e di volere con l’emergenza rifiuti addirittura favorire la mafia, i commissari straordinari di Amia dichiarano:

“I commissari straordinari di Amia hanno dimostrato alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Palermo, carte alla mano, che l’azienda aveva per tempo segnalato al Comune, con lettere e in occasione di incontri verbalizzati, l’impossibilità di erogare per intero gli stipendi di marzo, qualora l’amministrazione non avesse pagato almeno una parte delle fatture inevase del 2011 che ammontavano a 20 milioni di euro. Non avendo il Comune né provveduto né risposto, i commissari sono stati costretti a seguire le procedure di legge con le dovute comunicazioni ai sindacati, considerato anche che il mancato rispetto delle scadenze previdenziali avrebbe fatto decadere il Durc bloccando del tutto ogni possibilità di futuro incasso”.
“Dunque, non sono stati i commissari a provocare questa situazione, ma qualcuno al Comune. Non va sottaciuto, fra l’altro, che l’unico pagamento sbloccato (dopo lo sciopero) relativo a fatture del 2011 si deve al coraggio di un dirigente che ha riproposto la determina per la seconda volta, obbligando così per legge il Comune a pagare. Segno che i soldi c’erano e che non si volevano erogare”.
“Tutto ciò serve a circoscrivere l’attuale situazione ad un mero ‘corto circuito’ burocratico, ed è certo che la mafia non c’entra nulla. Va comunque ricordato che l’impegno prioritario dei commissari straordinari, sin dal loro insediamento, è stato quello di riportare correttezza, trasparenza e legalità nella gestione dei rifiuti a Palermo e di cacciare via le imprese mafiose. Impegno questo concretizzato con i fatti, in stretto e continuo raccordo con la Procura della Repubblica e il Tribunale fallimentare, che hanno controllato e avallato ogni scelta dei commissari. Per cui affermare che i commissari stanno favorendo interessi criminali equivale a dire che in questo disegno hanno come complici la Procura della Repubblica e il Tribunale fallimentare”.
“Fa specie, invece, che certi sindacati si accorgano solo adesso di quanto denunciato da tempo dai commissari, ossia che vi sono enormi interessi economici, leciti e non, attorno al disegno di privatizzazione del servizio rifiuti a Palermo, tali da fare comprendere l’origine e la portata dei continui attacchi ai commissari di Amia, rimasti uno degli ultimi baluardi dello Stato contro questo progetto che è davvero trasversale”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]