A PALERMO ORMAI E’ UN DRAMMA. E NON E’SERVITO A GRANCHE’ IL TAVOLO TECNICO. IL CONSIGLIERE, ALBERTO MANGANO, ESORTA PALAZZO DELLE AQUILE AD AFFRONTARE IL TEMA CON URGENZA

“La grave crisi economica e occupazionale, certamente più evidente nella nostra città che altrove  ha determinato una situazione di emergenza abitativa che ha spinto diverse famiglie a ricorrere all’occupazione di immobili vuoti di diverso genere, con la conseguenza di subire sgomberi che creano ulteriori disagi e aggravano una condizione di incertezza che rende più drammatica la loro esistenza.

A lanciare l’ennesimo allarme sul tema, è il consigliere comunale di Palermo,  Alberto Mangano (Mov 139). Che chiede la convocazione di una seduta straordinaria di Sala delle Lapidi:  

“La proposta di un “tavolo” tecnico con le parti sociali e l’Amministrazione Comunale, convocato in Prefettura, – continua Mangano – non ha avuto seguito ed è stato aggiornato a data da destinarsi. Appare necessario mettere in campo provvedimenti, anche straordinari – prosegue il consigliere del Mov139 – per contrastare questo stato di cose e consentire di ripristinare la legalità permettendo a queste famiglie di recuperare una condizione di convivenza civile. Questa situazione, a causa degli sfratti per morosità, allarga la fascia del bisogno anche a nuclei familiari che si trovano a doversi misurare con livelli di povertà prima d’ora sconosciuti.

Inoltre alcune famiglie, tra quelle occupanti, hanno iniziato uno sciopero della fame come segno di protesta per l’assenza di una proposta in grado di affrontare la condizione di emergenza abitativa in cui si sono venuti a trovare.

Per questo – conclude Mangano – ho chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale ai sensi dell’articolo 22 a cui hanno già aderito 18 consiglieri, con il seguente punto all’ordine del giorno: ”Proposte e provvedimenti in grado di contrastare nel breve periodo, e risolvere nel tempo, l’emergenza abitativa nella nostra città”. Non si può rimanere in silenzio davanti a questo stato di disagio che vive una parte sempre più ampia della popolazione. L’amministrazione deve fare qualcosa con urgenza e il consiglio non può stare a guardare”.