Elezioni, guerra tra indipendentisti. A rimetterci è solo la Sicilia

Quello che è certo è che, le elezioni regionali siciliane del 28 ottbre, rappresentano ancora un’altra occasione perduta per gli autonomisti ‘duri e puri’ e per gli indipendentisti. Nell’Isola sono tantissimi i gruppi e i movimenti che si ispirano a questi principi. Insieme, forse, potrebbero aspirare a fare sentire la propria voce, o, addirittura, a dare una vita ad una lega sulla scia di quella padana. E, invece no. Nonostante gli sforzi del professor Massimo Costa, tra i maggiori esperti in tema di Autonomia, che ha tentato in tutti i modi di riunirli sotto un’unica egida, hanno deciso di andare tutti in ordine sparso.

C’è chi appoggia un candidato presidente, chi un altro. C’è chi si presenta in questa lista e chi in un’altra. Con il risultato probabile di fare un buco nell’acqua, se non addirittura di essere strumentalizzati, dai partiti grossi e grassi, per raccattare voti tra la base di questi movimenti, per poi essere messi da parte, loro e le loro battaglie. Ma tant’è. Quel che è peggio è che si fanno la guerra tra loro. A tutto vantaggio dei partiti nazionali, grossi e grassi.

L’ultimo caso che sta suscitando molte polemiche è l’esclusione di una lista indipendentista dalle competizioni elettorali. ‘Fatta fuori’ dalla denuncia di un altro indipendentista. La lista in questione si chiama “Movimento Sicilia Libera”. Nel logo (foto in alto) campeggiava la scritta “Sicilia Indipendente”. A capitanarla una donna, molto conosciuta dai movimenti siciliani, Rosa Cassata.  Succede però, che contro questa lista,  ha presentato un ricorso ( un reclamo,  in termini tecnici, alla Corte d’Appello),  Giuseppe Scianò, leader storico del Fronte nazionale siciliano-Sicilia indipendente. Perché, secondo Scianò,  il simbolo della lista di Rosa Cassata e, soprattutto, il richiamo all’Indipendenza,  avrebbe potuto confondersi con quello del Fns e quindi confondere gli elettori. I giudici gli hanno dato ragione.

 Ma ciò che fa arrabbiare non poco gli indipendentisti vicini a Rosa Cassata è che,  a proporre il ricorso, sia stato un partito, quello di Scianò, con il quale, in teoria, si condividono gli obiettivi.  La causa dell’indipendentismo, insomma, sarebbe  stata messa in secondo piano (anche se i due soggetti si sono subito schierati in diverse coalizioni)  “Nell’isola di Pirandello e dell’Opra dei Pupi non deve sorprendere se a sollecitare la sentenza di un Tribunale contro l’indipendentismo libertario sia stato un certo sig.Scianò, segretario di un fantasmatico Fronte Nazionale che rivendica, peraltro senza alcun merito culturale e politico, il monopolio dell’idea stessa di “Sicilia Indipendente” si legge in una nota del Movimento Sicilia Libera.

Un ‘altra brutta pagina che allontana sempre più il sogno di un partito lontano da quelli nazionali e da chi continua a strumentalizzare la questione siciliana.

Tutto questo, mentre è in atto un attacco al regionalismo che si fa ogni giorno più duro. I venti che soffiano dalla Catalogna, infatti, preoccupano non poco l’alta finanza europea. Che in questi giorni è all’opera in Italia, con un attacco vergognoso allo Statuto siciliano, strumentalmente identificato col peggiore volto della politica. Che è uguale a Roma, come a Palermo e come a Milano. E che nulla ha a che fare con uno Statuto che resta in gran parte inapplicato. E mentre il governo Monti si appresta a fare marcia indietro sul federalismo per riportare alcune competenze regionali al dominio dello Stato centrale (insomma, si affiderebbe la pecora al lupo…).

Dalla Spagna la rivolta contro l’Ue dei massoni nemica delle Regioni (anche in Italia)
Costa: l’unione dei siciliani? Può attendere
Il Prof Costa: “I siciliani restino uniti, il nemico viene da fuori”
La questione siciliana all’Onu
La Sicilia Indipendente dagli ascari …
Pino Aprile: “Al Sud cresce la voglia di riscatto…penso ad alcuni siciliani”


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Quello che è certo è che, le elezioni regionali siciliane del 28 ottbre, rappresentano ancora un'altra occasione perduta per gli autonomisti 'duri e puri' e per gli indipendentisti. Nell'isola sono tantissimi i gruppi e i movimenti che si ispirano a questi principi. Insieme, forse, potrebbero aspirare a fare sentire la propria voce, o, addirittura, a dare una vita ad una lega sulla scia di quella padana. E, invece no. Nonostante gli sforzi del professor massimo costa, tra i maggiori esperti in tema di autonomia, che ha tentato in tutti i modi di riunirli sotto un'unica egida, hanno deciso di andare tutti in ordine sparso.

Quello che è certo è che, le elezioni regionali siciliane del 28 ottbre, rappresentano ancora un'altra occasione perduta per gli autonomisti 'duri e puri' e per gli indipendentisti. Nell'isola sono tantissimi i gruppi e i movimenti che si ispirano a questi principi. Insieme, forse, potrebbero aspirare a fare sentire la propria voce, o, addirittura, a dare una vita ad una lega sulla scia di quella padana. E, invece no. Nonostante gli sforzi del professor massimo costa, tra i maggiori esperti in tema di autonomia, che ha tentato in tutti i modi di riunirli sotto un'unica egida, hanno deciso di andare tutti in ordine sparso.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]