Dietro il «far west di auto e moto» che i residenti del centro lamentano da anni ci sarebbe il fatto che l'ente non ha pagato le bollette della luce. «Sono spente almeno dal 2016», confermano a MeridioNews dagli uffici della Manuntenzione
Ecco perché la Zlt nel centro di Catania non funziona «Telecamere staccate, Comune non paga le bollette»
La Ztl a Catania non funziona. E non funziona perché le telecamere sono staccate. E le telecamere sono staccate perché il Comune non ha pagato la bolletta della luce. Il «far west di automobili e motorini» che i residenti del centro storico lamentano da anni è arrivato nell’aula del Consiglio comunale dello scorso martedì 11 febbraio. A rispondere all’interrogazione presentata dal neonato gruppo consiliare di Italia Viva è stato l’assessore alla Sicurezza Fabio Cantarella.
«Le telecamere presenti nella zona sono attualmente disattivate per cessazione dei contratti di erogazione di energia elettrica a causa di morosità». Un’ammissione che l’assessore leghista riporta al civico consesso dopo avere interpellato gli uffici competenti dell’ente. Nello stesso tempo, ha assicurato però che «si sta provvedendo a espletare le procedure tecnico-amministrative necessarie per il ripristino dei contratti della fornitura del servizio Enel elettrico. Le operazioni – ha concluso – sono in corso».
Sui tempi che ci vorranno per riattivare le telecamere nella zona a traffico limitato del centro storico etneo non c’è certezza. «Quello che possiamo dire – spiegano a MeridioNews dagli uffici della Manutenzione del Comune di Catania – è che quegli occhi elettronici sono spenti almeno dal 2016». Ogni telecamera ha un allaccio elettrico con un contatore; se questo viene staccato, la telecamera smette di funzionare. «In alcuni casi – precisano gli addetti ai lavori – anche se il contatore non viene materialmente staccato, il funzionamento non è garantito perché non può essere verificato».
Meno di un mese fa, la giunta comunale ha varato un nuovo piano pedonale (per il sabato pomeriggio, le domeniche e i giorni festivi) per vie e piazze del centro storico e di altre zone. «La risposta dell’assessore Cantarella mi lascia sgomento – commenta il consigliere Giuseppe Gelsomino, capogruppo dell’ex Catania 2.0 – Resto perplesso di fronte al fatto che la Ztl non funziona perché non riusciamo a pagare le bollette della luce. Penso che l’amministrazione – aggiunge – dovrebbe prendere qualche impegno per fare rispettare le zone di Zlt che già esistono piuttosto che farne di nuove».
Da anni i residenti lamentano il fatto che «la Ztl esiste solo sulla carta. Qui continuamente, specie durante le sere e le notti del fine settimana, chiunque entra, esce e parcheggia. Insomma, ognuno fa quello che vuole». Tra chi ha denunciato innumerevoli volte questa situazione c’è Nino Ferlito che, da oltre 35 anni, vive in via Pulvirenti. Molte viuzze del centro storico – da via Penninello a via Landolina – sono già ostruite dai tavolini dei locali sistemati sia a destra che a sinistra della carreggiata che, qualche volta, si allargano anche a occupare i marciapiedi. «Le telecamere qui non hanno mai funzionato da quando le hanno messe, fatta eccezione forse – lamenta Ferlito – per una prova fatta dalla ditta nel momento dell’installazione».
Auto parcheggiate sui marciapiede in pieno giorno proprio sotto i cartelli stradali che indicano che quei posti dovrebbero essere riservati ai residenti. «Dopo anni di proteste, abbiamo ottenuto dei pass – racconta il cittadino – ma le volte in cui sono riuscito a parcheggiare dove mi spetterebbe si possono contare sulla dita di una mano perché, di solito, lo trovo occupato da auto che non avrebbero diritto a stare lì». Durante le sere e le notti del fine settimana la situazione peggiora. Davanti ai locali con la musica ad alto volume, tra la calca delle persone, scooter e macchine cercano di farsi largo. «Alcuni, addirittura, suonano il clacson anche in piena notte, come se avessero diritto a transitare per quella strada. Non si dorme più. Quando chiamiamo la polizia municipale – conclude – capita che gli agenti vengano, se non ci sentiamo rispondere che sono già impegnati in altri servizi, e capita anche che facciano qualche verbale, ma dopo poco la situazione torna come prima».