Scoppia la polemica. Un nostro utente del forum replica duramente all'articolo pubblicato da Step1 qualche giorno fa. Il tema sempre quello: l'assegnazione dei posti letto nelle residenze universitarie
E’ semplicemente una vergogna!
E’ una vergogna che una iniziativa volta ad eliminare il clientelismo e gli abusi venga additata come causa dei mali che tenta di curare!
La procedura di assegnazione on line è scomoda perche’ non permette i giochini che tutti conosciamo, rende trasparente una procedura che, con sommo gaudio di pochi, trasparente non era affatto!!!!!!
Svegliatevi vi stanno strumentalizzando.
Vi usano per mantenere inalterato lo stato delle cose!
Protestate per le condizioni degli immobili, questo si, ed anche per il principio del “dito più veloce del west”!
A chi non fa comodo la procedura di assegnazione on line?
A chi ha le stanze riservate senza averne diritto!
A chi usa prestanome per avere stanze da cedere agli “amici”.
A chi subaffitta.
A chi occupa indebitamente.
A questi loschi figuri dico vergogna! voi rubate posto a chi ne ha diritto!
Agli ideatori dela nuova procedura vanno sicuramente contestati un paio di errori “strutturali”:
1) Dato che le stanze delle case dello studente non sono tutte uguali, non dovrebbe essere data la possibilità agli studenti di scegliere la propria stanza,garantendo a tutti uguali probabilità di capitare nelle stanze migliori mediante una assegnazione random totalmente automatizzata.
2) Ho sentito molte persone lamentarsi della mancanza di una gestione umana delle case, di una procedura di assegnazione che” divide i fratelli”…bene! perchè non dare la possibilità di scegliere il proprio compagno di stanza inserendone il nome in un apposito form all’atto della richiesta di assegnazione, anche questo processo potrebbe tranquillamente essere informatizzato.
3) prevedere nell’algoritmo responsabile dell’assegnazione randomizzata il rispetto del principio di prossimità.
Tutto ciò porterebbe a procedure di assegnazione trasparenti, rapide, umane, umanità esplicata non solo nella possibilità di scelta del compagnio di stanza, ma anche nel decadimento del criterio di velocità nelle assegnazioni, che di fatto dovrebbero avvenire contemporaneamente al termine dell’inserimento di tutte le richieste.
Va da se che i riconfermatari vedrebbero comunque tutelato il diritto di prelazione sulla stanza che già occupano, diritto che verrebbe meno qualora decidessero di cambiare stanza, dato che tale trattamento di favore deriva non già da una presunta “anzianità”a cquisita, quanto dalla necessità di evitare di traslocare ogni anno inutilmente.