E’ scoppiato lo scandalo dei rimborsi ai consiglieri comunali della Sicilia

La storia è nota. Grazie a una legge regionale ad hoc i consiglieri comunali di tanti Comuni siciliani si sono fatti i ‘bagni’ con i rimborsi.

Meccanismo semplice: sei stato eletto al Consiglio comunale? Se hai un posto di lavoro non puoi più lavorare. Soprattutto se le Commssioni consiliari si riuniscono 5 giorni alla settimana (per consentire ai consiglieri comuNali di ‘ammuccarsi’ l’indennità di sedute spesso inutili).

Siccome hai un lavoro e non puoi lavorare, la tua azienda ti paga lo stesso e il Comune paga la tua azienda. Un gioco da ragazzi. Questo dovrebbe valere per chi lavorava prima di essere stato eletto al Consiglio comunale. Invece, a quanto pare, il ‘giochetto’ è stato applicato anche ai consiglieri comunali che venivano assunti dopo l’elezione. Anche da aziende private. Una pacchia.

Ovviamente, assunzioni ‘pesanti’. tanto pagavano i Comuni. Insomma, secondo voi perché quasi tutti i Comuni siciliani sono in deficit? Se ne volete sapere di più, andate a vedere chi, dei consiglieri comunali di Palermo ha usufruito di questo ‘giochetto’ dal 2001 al 2012. Basta andare a verificare due legislature.

Lo faranno i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars? Intanto i grillini gongolano perché la magistratura ha fatto un po’ di pulizia a Siracusa.

“E’ la prova – dice Stefano Zito, deputato grillino a Sala d’Ercole – che ci avevamo visto giusto. Ora si punti al cuore del fenomeno, portando immediatamente il nostro disegno di legge in Aula”.

Insomma, al Comune di Siracusa 13 ex consiglieri comunali sono indagati per finte assunzioni che – secondo l’accusa – i vecchi inquilini di Palazzo Vermexio, sede del Comune Aretuseo, facevano figurare in società di imprenditori compiacenti, al fine di ottenere i rimborsi dal Comune.

Per arginare il fenomeno Zito e gli altri 13 deputati 5 Stelle dell’Ars hanno chiesto l’accesso agli atti dei Comuni di tutta la Sicilia e presentato un disegno di legge che mira a disinnescare eventuali truffe future.

“Crocetta e i capigruppo – afferma Zito – hanno l’obbligo morale di portare al più presto il disegno di legge in Aula. A maggior ragione, visto che le ‘casse’ della Regione sono quasi vuote e che per l’attività legislativa rimangono pochi spiccioli. Il disegno di legge consentirebbe grossi risparmi ai Comuni”.

“A Siracusa il meccanismo dei rimborsi – prosegue il comunicato stampa dei grillini – alleggerisce le ‘casse’ del Comune di circa 650 mila euro l’anno, cui vanno aggiunti circa 800 mila euro per i gettoni di presenza. Cifre che si gonfiano a dismisura, se moltiplicate per tutte le amministrazioni comunali isolane”.

Il disegno di legge che Zito mira a portare subito a Sala d’Ercole introduce sostanziali modifiche alla legge regionale n. 30 del 2000 sull’ordinamento degli Enti locali. Queste le principali novità: abbattimento della somma rimborsabile, che passerebbe dagli attuali due terzi della retribuzione del Sindaco a un quarto; istituzione di controlli costanti; elargizione del rimborsi solo alle ditte in regola con il Durc (Documento di regolarità contributiva) ed iscritte alla Camera di Commercio. E, ancora, erogazione dei rimborsi solo a consiglieri che non abbiano ricoperto il ruolo di titolare o amministratore unico nell’azienda da cui sono stati presi in carico nei cinque anni precedenti all’assunzione o a coloro che non abbiano fatto improvvise ed immotivate progressioni in carriera”.

Intanto continuano ad arrivare alla sede del gruppo parlamentare dei grillini gli incartamenti richiesti con l’accesso agli atti.

“Quasi tutti i Comuni – afferma Zito – hanno risposto e inviato voluminose documentazioni che stiamo vagliando. I casi sospetti li segnaleremo alla Procura”.

Una domanda: come mai il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che denuncia truffe in mezza Regione, non parla di questa storia? Qui non si tratta di un viaggio da 50 mila euro, ma di milioni di euro…

 


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