È partito il servizio di rimozione dei mezzi abbandonati L’ex assessore: «Entro tre mesi via dalle strade la metà»

Dopo oltre sei anni di attesa, a Catania è partito il servizio di rimozione dei mezzi abbandonati per le strade della città. «È stato uno dei miei ultimi atti di indirizzo», conferma a MeridioNews l’ormai ex assessore alla Polizia municipale Andrea Barresi, decaduto come tutti gli altri componenti della giunta al momento dell’insediamento del commissario straordinario del Comune Federico Portoghese. «Su tutto il territorio cittadino – dice ancora l’ex assessore – ne sono state censite oltre 3200». Un numero più alto rispetto alle stime fatte in precedenza. Camion, auto, moto che da anni sono fermi nello stesso punto lungo le strade, nelle piazze, negli slarghi di verde pubblico, sugli stalli della Sostare che prevedono anche un pagamento. Di alcuni, che nel tempo sono state man mano smontate, restano solo le carcasse; altri sono diventati ricettacolo di spazzatura; su molti sono cresciute delle piante spontanee; mentre in altri ci sono esposti fogli scritti a penna e appoggiati sul lunotto a indicare che si tratta di una situazione permanente. Un disagio immediato ed enorme per i cittadini in cerca di parcheggio, oltre che una questione di decoro pubblico e un problema di natura ambientale

«La prima scadenza che ci siamo dati – dichiara Barresi al nostro giorno – è tra
tre o quattro mesi al massimo. In questo lasso di tempo metà dei mezzi abbandonati dovranno essere già stati rimossi. O, per lo meno – dice per restare cauto – questa è stata la nostra stima iniziale». Poi, almeno nelle intenzioni, il servizio andrà avanti finché non ci saranno più carcasse disseminate in giro per le vie del capoluogo etneo. A fine marzo, era stato il comandante della polizia municipale Stefano Sorbino ad annunciare a MeridioNews che il servizio sarebbe partito entro l’estate. Poi un ritardo che «non è stato imputabile né al Comune né ai vigili urbani» ha spostato l’inizio in avanti. Adesso, è stata una ditta che la prefettura di Catania ha già individuato, circa sei mesi fa, a riattivare il servizio informatico veicoli sequestrati (Sives). La stessa ditta deve anche raccogliere le segnalazioni che arriveranno dalle forze di polizia, andare sul posto a rimuovere il mezzo, portarlo in un deposito, occuparsi di risalire al proprietario – attraverso la targa – e comunicare l’obbligo di ritirarlo entro sessanta giorni. Altrimenti, il mezzo diventa di proprietà della ditta che ne è il custode acquirente. Le redazioni del gruppo Rmb – MeridioNews e Sestarete tv – continuano una mappare i mezzi abbandonati. Chiunque volesse, può segnalarceli, mandando le indicazioni del luogo e – se possibile – una foto. Si può scrivere agli indirizzi mail redazione@meridionews.it o tglasesta@sestarete.com, ma anche mandare un messaggio privato sulle pagine Facebook o su WhatsApp allo 095913100


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo