Le piante, collocate nel giardino che costeggia il lato sinistro della basilica, sono sparite stanotte. Padre Barbaro Scionti, che ha già denunciato il furto ai carabinieri, cerca di sdrammatizzare. Mesi fa un caso simile alla chiese della Badia. Guarda le foto
Duomo, rubate le stelle di Natale della Cattedrale Parroco: «Deturpare è un gesto che non fa onore»
«Ce le hanno rubate sotto il naso». Così padre Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale di Sant’Agata, cerca di sdrammatizzare il fatto avvenuto stanotte nel giardino che fiancheggia il lato sinistro della basilica, dove poco più di una ventina di Stelle di Natale sono state rubate. «Fino a ieri sera c’erano ancora – precisa Scionti – poi stamattina intorno alle 5.30 mi sono svegliato e affacciandomi dalla finestra ho notato che non c’erano più». La notizia è stata diffusa dallo stesso sacerdote che stamani, notata l’assenza delle piante, ha scattato delle foto poi postate sulla pagina Facebook della Cattedrale. Centinaia i commenti di stupore e sbigottimento da parte dei catanesi.
Le piante erano state regalate pochi giorni fa da un giovane fedele devoto a Sant’Agata, il quale, attenendosi alla tradizione, aveva deciso di fare un dono di natale alla santuzza e dare il suo contributo all’abbellimento della zona verde del Duomo, in vista delle festività natalizie. Non è la prima volta che nella zona accade un fatto del genere: nei mesi passati anche la chiesa della Badia – in via Vittorio Emanuele – ha subìto furti di piante ornamentali che erano state collocate sulle scale dell’ingresso. «È una vergogna», questo il commento di una delle esercenti della zona «addirittura rubare in Cattedrale, siamo oltre ogni limite».
Ciò che rimane delle stelle di Natale, al momento, è il solco vuoto che era stato scavato per l’interramento delle piante, nelle aiuole del giardino. Padre Barbaro Scionti stamattina ha sporto denuncia ai carabinieri ma – puntualizza – il fatto più grave da denunciare non è il furto, quanto l’abituale negligenza nel non rispettare i beni comuni. «Il furto in sé non è un problema – conferma il parroco – il problema più grosso è la necessità di educare al vivere civile, al rispetto di ciò che è e che può essere bello per tutti, deturpare non è un gesto che fa onore».