Droga: cinque misure cautelari nel trapanese Cinque gli indagati. Nel mirino movida estiva

Cinque i provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani, su richiesta della locale procura, in un’inchiesta sullo spaccio di stupefacenti. Una persona è finita agli arresti domiciliari, per tre è scattato l’obbligo di dimora e per uno quello di presentazione alla polizia. L’operazione rappresenta la sintesi di una indagine partita a maggio 2021, dopo l’arresto di un pregiudicato per detenzione di
marijuana
.
Le investigazioni hanno consentito di contestare numerosi episodi di trasporto, detenzione e cessione di
marijuana, anche in favore di minorenni. 

L’attività ha interessato le località di Castellammare del Golfo e di Alcamo Marina presso
le quali la movida serale e notturna è notoriamente animata.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati eseguiti diversi riscontri, culminati con il sequestro di
circa 300 grammi di marijuana
.
Durante le perquisizioni, effettuate nelle abitazioni di due indagati, sono stati rinvenuti alcuni
grammi di marijuana.
Proseguono le indagini a cura del Commissariato di Alcamo.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo