Si era allontanata nel 2016 con la figlia minore, trovando ospitalità in una casa per le donne in Germania. Il marito la denunciò. Da lì l'accusa di abbandono del tetto coniugale, poi decaduta, e quella di sottrazione di minore all'estero, per cui è sotto processo a Termini
Dov’è Claudia Stabile? Nessuna traccia da 20 giorni Campofiorito la cerca. «Lì lei diceva di vivere male»
Continuano le ricerche di Claudia Stabile, la donna scomparsa da Campofiorito l’8 ottobre scorso. Il marito Piero Bono, intervistato ai microfoni di Chi l’ha visto, spera si tratti di un allontanamento volontario e chiede alla donna di fare ritorno a casa, dove i loro figli domandano ogni giorno di lei. Non sarebbe la prima volta che Claudia si allontana da casa. Nel 2016, durante un breve soggiorno con tutta la famiglia in Germania, dove vivono la mamma di Claudia e altri parenti e dove si erano recati per partecipare a un battesimo, lei si è allontanata con la figlia minore, trovando ospitalità in una sorta di casa per le donne del posto, un luogo di assistenza sociale tedesca. Lì è stata accolta e ospitata per un certo periodo, durante il quale comunque Claudia avrebbe mantenuto i contatti col marito.
In occasione di quell’allontanamento, però, il marito presenta una denuncia alle autorità. Tanto che, rientrata dopo appena due mesi in Sicilia, Claudia viene sottoposta a misura cautelare da parte del gip, che decide per l’obbligo di dimora e il divieto di espatrio. Misura subito ridotta in seguito all’interrogatorio di garanzia e poi completamente revocata. Da quella denuncia del marito scatta, nei suoi confronti, la contestazione di due diversi reati. Il primo è quello di abbandono del tetto coniugale, la denuncia però non è stata comunque ancora rimessa. E il secondo è quello di sottrazione di minore all’estero, per cui è in corso un processo al tribunale di Termini Imerese. Processo nel quale la signora è assistita dagli avvocati Antonio Di Lorenzo e Filippo Liberto. «Io non la incontro da quasi un anno», rivela a MeridioNews quest’ultimo.
Mesi e mesi senza sentirla né vederla, insomma. L’avvocato Liberto, inoltre, ha saputo della sua scomparsa solo dai giornali, restandone sorpreso. «La faccenda del 2016 si era già abbondantemente chiarita nell’arco di due mesi – spiega il legale -, a settembre di quell’anno i bambini erano regolarmente iscritti a scuola a Campofiorito. Noi siamo qui, a completa disposizione delle autorità, se dovessimo sapere qualcosa ovviamente contatteremo subito chi di dovere», rassicura l’avvocato Liberto. All’epoca di quell’allontanamento Claudia Stabile spiegò agli avvocati e al giudice che si era trattato di un momento di forte nostalgia famigliare, perché lei a Campofiorito non aveva nessuno, parte dei suoi parenti si trova infatti in Germania. «Di fatto non c’è stata mai nessuna indagine psicologica, la spiegazione fu questa e basta – torna a dire il legale -, disse che viveva male a Campofiorito». Intanto, il processo in corso a Termini andrà avanti malgrado l’assenza della donna, a marzo prossimo dovrà essere sentito il marito.
Ma la difesa di Claudia prevedeva di chiamare anche lei sul banco dei testimoni, in futuro: «Volevamo farle un esame in cui avrebbe avuto modo di ribadire le ragioni di quello che aveva fatto nel 2016, facendo emergere la totale assenza di dolo da parte sua – spiega ancora l’avvocato Liberto -. Lei non aveva nessuna intenzione di portare via la figlia al marito, anche perché gli altri due figli erano rimasti col padre e i due coniugi nel giro di pochissimo si erano già riconciliati fra loro, era tutto rientrato in poco tempo. Non è un caso che lei, sin da subito, ha manifestato con noi e col giudice un atteggiamento normalissimo, rispondendo a ogni domanda in maniera molto chiara e descrivendo quello che aveva provato e che l’aveva spinta». Intanto di Claudia oggi non sembra esserci alcuna traccia. Il marito l’ha sentito l’ultima volta la mattina della sua scomparsa: lei lo ha chiamato per dirgli che stava andando a Corleone a comprare gli ingredienti per preparargli una torta di compleanno.
Pochi giorni dopo, infatti, Piero Bono avrebbe festeggiato gli anni. Festeggiamenti, però, spazzati via dalla scomparsa della moglie. Lui è il primo a mettersi sulle sue tracce. La cerca fino a Palermo, andando prima alla stazione centrale e poi all’aeroporto di Punta Raisi, dove trova, a distanza di due giorni, la sua Opel Astra grigia, posteggiata nel parcheggio, aperta e con le chiavi sotto al tappetino del guidatore. Auto adesso posteggiata fuori la casa dei due coniugi. Di Claudia intanto ancora nessuna notizia da ormai 20 giorni.