Ore di confronto tra i sindacati e la giunta guidata dal sindaco Salvo Pogliese. Al centro di tutto c'è la vertenza Catania e la crisi finanziaria che riguarda le casse comunali. Sul tavolo anche la questione del teatro Massimo Bellini
Dissesto, tramonta l’ipotesi dello sciopero generale Incontro con la giunta e idea manifestazione unitaria
È stato sospeso lo sciopero generale del Comune di Catania previsto per il 30 marzo. Al suo posto una manifestazione per tenere alta l’attenzione sulla vertenza Catania. Sembra essere questo l’indirizzo del sindacato confederale a sigle riunite Cgil, Uil, Cisl e Ugl a margine dell’incontro con la giunta comunale tenutosi oggi al palazzo della Cultura. Al centro della conferenza il dialogo con le istituzioni cittadine sul tema dissesto.
Quasi tre ore in cui gli interventi dei rappresentanti si sono succeduti a un ritmo lento e ripetitivo per comunicare che le organizzazioni sono aperte al dialogo. Ergo: nessuno sciopero a condizione che ci sia un’intensa attività di concertazione. Sul tavolo delle trattative Tari e bilancio riequilibrato: «Tagliare 40 milioni di euro sulla tassa dei rifiuti – afferma il segretario Cisl Maurizio Attanasio – significherebbe meno servizi al cittadino».
Inutile dirlo, la paura per lo stato di dissesto finanziario è tangibile, ma ciò non evita ai sindacati di spezzare una lancia a favore dell’amministrazione guidata da Salvo Pogliese. «Siamo preoccupati – prosegue Attanasio -. La città è in ginocchio, ma non è colpa di questa giunta. Il problema è legato alla situazione delle partecipate, agli stipendi dei dipendenti comunali, all’evasione fiscale. Catania soffre di una crisi occupazionale che ci ha convinti a dichiarare lo sciopero. Ora, però – conclude rivolgendosi al sindaco – le chiediamo di attivare un dialogo».
Un capitolo a parte è quello che riguarda la situazione del teatro Massimo Bellini. Con piano triennale di finanziamenti che prevede una drastica diminuzione di fondi: da 11 milioni e 600mila euro nel 2020 a zero euro nel 2023. «Una morte preannunciata – commenta Loretta Nicolosi (Cgil) – Ci sono persone che lavorano lì da più di 35 anni e che, presi in giro dai politici che amano le passerelle, aspettano ancora di essere stabilizzati. La cultura non è un privilegio, ma un diritto».
Alle osservazioni dei sindacalisti risponde, ringraziando le organizzazioni per l’incontro, il sindaco Pogliese. Il primo cittadino della città etnea, inoltre, ricorda alcuni appuntamenti della sua amministrazione. A partire dal bilancio riequilibrato «che – promette Pogliese – verrà approvato entro l’8 maggio grazie ai fondi in arrivo da Roma e a un emendamento governativo inserito nella finanziaria regionale e che – conclude – si aggirano sui 40 milioni di euro».