Dissesto idrogeologico, la Procura blocca i lavori alla rocca di Enna

Il sostituto procuratore di Enna, Francesco Rio, ha disposto il blocco dei lavori di messa in sicurezza e di consolidamento della parete argillosa di nord-ovest del Castello di Lombardia a Enna.

Militari della Guardia di Finanza hanno perciò  apposto stamattina i sigilli al cantiere dell’impresa che, su disposizione del Genio Civile, da alcuni procedeva ai lavori. Il cantiere era stato aperto dopo chealcune pietre si erano staccate dal livello medio-alto del fianco roccioso. 

Preoccupazione era stata manifestata de associazioni ambientalistiche e culturali per il progetto che prevede un’incisione di circa 30 metri sulla base rocciosa per appoggiarvi poi un muro di contenimento in cemento armato e reti metalliche, per difendere la sede stradale dalla caduta di massi. Dopo un primo fermo dei lavori e l’intervento della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, che ha richiesto ed ottenuto alcune varianti al progetto originario, i lavori sono però ripresi. 

Ora l’associazione Sicilia Antica ha ipotizzato, in un esposto alla Procura, che la procedura pubblica potrebbe essere viziata da irregolarità e che venga causato un danno irreparabile all’area, soggetta a vincolo archeologico ed ambientale. Di qui l’apertura di un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, e il fermo dei lavori.


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