La destagionalizzazione è una sfida che deve essere affrontata da tantissimi amministratori comunali del nostro territorio, che hanno l’onere di redistribuire i flussi turistici nell’arco dell’anno, evitando eccessivi congestionamenti dei periodi di alta stagione. Questo processo è ormai ampiamente avviato a Cefalù, cittadina turistica del Palermitano, che vede arrivare visitatori anche durante l’inverno. Nel periodo […]
La Sicilia e il turismo in ogni stagione: il modello vincente di Cefalù
La destagionalizzazione è una sfida che deve essere affrontata da tantissimi amministratori comunali del nostro territorio, che hanno l’onere di redistribuire i flussi turistici nell’arco dell’anno, evitando eccessivi congestionamenti dei periodi di alta stagione. Questo processo è ormai ampiamente avviato a Cefalù, cittadina turistica del Palermitano, che vede arrivare visitatori anche durante l’inverno. Nel periodo gennaio-settembre 2025, infatti, si sono registrate a Cefalù oltre 980mila presenze. A premiare è il mix di interventi pubblici e iniziativa privata, che insieme si occupano di promozione, vivibilità, decoro urbano, organizzazione di eventi culturali e spettacoli, accoglienza, ristorazione e servizi al turista.
La destagionalizzazione a Cefalù
«Noi riusciamo a destagionalizzare grazie alla presenza delle strutture ricettive extra-alberghiere, infatti, quasi tutti i classici alberghi chiudono a ottobre, perché non ci sono voli charter – precisa a MeridioNews Rosario Lapunzina, assessore al Turismo del Comune di Cefalù -. Inoltre, da tre anni organizziamo il Magico Natale, dal 6 dicembre al 6 gennaio. Si tratta di un vero e proprio brand con diversi spettacoli realizzati sia al teatro comunale, sia itineranti, molti dei quali sono dedicati ai bambini. A ridosso del Capodanno concentriamo gli spettacoli e i concerti in piazza Duomo».
Ma non solo, perché c’è un’altra particolare manifestazione per cui la cittadina balneare è conosciuta in zona: Cefalù in Love. «Per San Valentino abbiamo stipulato una convenzione con i ristoratori e con le strutture extra-alberghiere, per una giornata all’insegna del romanticismo». Da 12 anni, inoltre, si tiene a Cefalù l’Earth Day, cioè l’evento di riapertura della stagione estiva. In pratica, è una sei giorni all’insegna della natura, dello sport, dell’arte, della cultura, dello svago e dell’intrattenimento per i più piccoli, che si tiene nella settimana della Giornata Mondiale della Terra.

Chiusura invernale di rotte aeree e alberghi
Il turismo estero è quello che premia maggiormente. Di tali presenze la città beneficia anche grazie alla crescita dei volumi di traffico all’aeroporto di Palermo, con l’istituzione, ad esempio, del volo diretto per New York, così come dell’hub internazionale di Istanbul che fa crescere gli arrivi in tutta la Sicilia. D’inverno, però la storia cambia: «Dopo il 30 ottobre non ci sono più molti voli, che ricominciano ad aprile – sottolinea l’assessore ed ex sindaco Lapunzina -. Proprio per arginare questo problema abbiamo sempre chiesto alla Regione di stingere degli accordi con le compagnie aeree per cercare di far mantenere loro le rotte anche d’inverno, utilizzando i fondi del turismo».
A Cefalù restano aperti pochi alberghi, per lo più quelli del lungomare perché curano la ricettività di coloro che vengono qui per lavoro, affari o altro. «Tutti gli altri chiudono perché non riescono a contenere i costi, giustamente – chiarisce l’assessore comunale al Turismo -. Siamo riusciti comunque in questi anni ad avviare il percorso di destagionalizzazione a Cefalù, cercando di attrarre turisti anche durante il periodo che va da novembre a marzo».
Numeri registrati e servizi offerti
L’obiettivo principale della destagionalizzazione dei flussi turistici è di abbattere le congestioni estive evitando che le persone interessate si riversino nei luoghi balneari tutte insieme. Ma è possibile calcolare quanti turisti hanno preferito visitare la città d’inverno e quanti sono stati attirati, nello stesso periodo, dal lavoro fatto per destagionalizzare? «Rispetto agli anni precedenti noi abbiamo mantenuto le presenze turistiche stabili senza particolari problemi. Tuttavia non è facile individuare un target specifico».
Cefalù è un paese a vocazione turistica, per cui da sempre gestisce anche dei grossi afflussi di vacanzieri ed è ben attrezzata per offrire servizi a tutti i presenti in città: «Noi da 14.400 abitanti arriviamo a superare d’estate le 40.000 presenze, a cui dobbiamo assicurare il servizio idrico integrato (acqua e spugnatura). Così come la raccolta dei rifiuti, che per noi è già quasi al 70 per cento di raccolta differenziata. In una città in cui oltre ai turisti ci sono anche cittadini e bagnanti, ciò è molto importante».
«Inoltre, al di là di tutto quello che il Signore ci ha lasciato, come la rocca, il paesaggio, le bellezze culturali e naturali che abbiamo, noi ogni anno in questo periodo ci organizziamo per fare la manutenzione di tutto. Cerchiamo di mettere a nuovo Cefalù per essere pronta ad accogliere i turisti in primavera, anche perché io ho considerato sempre la città come se fosse un salotto e quando ricevi delle persone a casa, cerchi di tenere sempre tutto pulito ed in ordine».