Deputati/ I più ricchi sono i 90 ‘Califfi’ dell’Ars: 20 mila euro lordi al mese…

di C. A. Mauceri

Nel tentativo di comprendere meglio il rapporto costi-benefici della politica, si è deciso di fare un percorso al contrario: analizzare il lavoro dell’HOMO POLITICUS partendo dal compenso che riceve per il suo operato. Forse, hanno pensato gli studiosi, la scarsa presenza di molti esemplari di HOMO POLITICUS sul luogo di lavoro deriva dalla scarsa remunerazione, che li costringe a trovare altre forme di sostentamento per sopravvivere. Ebbene, anche in questo caso lo studio sui soldi (chiamarli salari o stipendi sarebbe errato in quanto lascerebbe pensare ad un lavoro, ma anche compensi non è corretto visto che il tempo che alcuni esemplari di HOMO POLITICUS dedicano a questa attività è irrisorio) che i vari esemplari ricevono e che derivano dalle tasse pagate dai cittadini, ha prodotto risultati sorprendenti.

L’HOMO POLITICUS italiano, a quanto emerge dai risultati della Commissione Giovannini, guidata dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, che ha realizzato l’indagine su incarico del Governo, percepisce un’indennità lorda mensile che è la più alta d’Europa: 11.283 euro per i deputati e 11.550 per i senatori. In Spagna è solo di 2813 euro, 7100 in Francia, 7668 in Germania, 8503 nei Paesi Bassi. Le “spese di segreteria e di rappresentanza” sono più basse di quelle di altri Paesi, ma in Italia non devono essere giustificate. In pratica, il nostro HOMO POLITICUS non deve dimostrare come spende le somme che noi gli diamo con le nostre tasse, e questa è un’assoluta anomalia rispetto agli altri Paesi. E si tratta di 3.690 euro per i deputati e 4180 per i senatori.

Anche peggiore appare la situazione a livello di regioni. I 1.111 consiglieri regionali italiani costerebbero, secondo uno studio de Il Sole 24 ore, 743 mila euro all’anno. Tutti insieme? No: CIASCUNO DI LORO. E in quali regioni il costo è maggiore? La Sicilia è tra le prime, con i deputati regionali che hanno un’indennità di quasi 20 mila euro lordi al mese e che vantano anche l’appartenenza ai gruppi assembleari più ricchi d’Italia. L’anno scorso l’Assemblea regionale siciliana ha speso per i deputati 12 milioni e mezzo di euro. Ogni deputato regionale riceve un’indennità che va dai 14.246 euro netti per i deputati ‘semplice’ (sommando il peso di tutte le indennità, anche quelle annuali date in unica soluzione) ai 17.562 di un presidente di commissione fino ai 19.395 dei due vicepresidenti dell’Ars. Circa 4.178 euro al mese sono per l’attività politica. Come se non bastasse, il gruppo parlamentare riceve 3.750 euro per ogni deputato.

Senza considerare, poi, che tali somme sono “garantite”. A settembre 2012, i dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana non hanno percepito lo stipendio. I conti di Palazzo dei Normanni, infatti, erano stati pignorati a causa di una vertenza legale e l’amministrazione dell’Assemblea ha diramato una circolare informando i 270 dipendenti che gli stipendi sarebbero stati “differiti”. Ovviamente, però, il problema non ha riguardato i 90 esemplari di HOMO POLITICUS che hanno ricevuto regolarmente l’accredito delle indennità. Sulle cifre a disposizione dei gruppi la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta.

A proposito dei compensi, i giovani di Grande Sud hanno chiesto all’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio, delucidazioni circa l’utilizzo dei “fondi riservati” durante il suo mandato (380 mila euro spesi nel 2010 e stessa cifra nel bilancio 2011). La risposta pare sia stata: “Posto che i fondi riservati essendo tali non necessitano di alcuna rendicontazione, non avendo però io nulla da nascondere e avendo sempre agito nella totale trasparenza, non ho alcuna problema a rendicontare le spese. Valuterò con gli uffici come farlo per non incorrere in una violazione dei diritti di privacy”.

Analoga sorte per i “fondi riservati” dell’ex governatore, Raffaele Lombardo (500 mila euro spesi nel 2011, nonostante in bilancio pare ne fossero stati stanziati “solo” 200 mila). Questa volta, però, una risposta è stata data immediatamente: “Si tratta di “contributi ai bisognosi”, ha spiegato Lombardo. Ebbene, la comunità scientifica pare debba convenire che, visto il ripetersi di tale risposta in molti casi (Lombardo, Berlusconi e molti deputati regionali in Lombardia e in altre regioni d’Italia) la “generosità” è una delle peculiarità dell’HOMO POLITICUS.

L’Homo POLITICUS aiuta sempre i bisognosi, ma, forse per modestia, impone loro di mantenere il segreto sulla buona azione ricevuta. Sta di fatto che anche grazie alle spese dell’HOMO POLITICUS, la povertà in Italia è aumentata considerevolmente negli ultimi anni.

Dopo attente e approfondite analisi, però, a tutt’oggi gli scienziati non sono riusciti a definire con esattezza quali sarebbero le mansioni dell’HOMO POLITICUS, né per quale motivo gli esemplari della specie (con particolare riferimento ad alcuni di loro) ricevano un così lauto compenso. Unica cosa, però, è certa, e cioè, visto l’impegno che mostrano nell’espletamento degli incarichi conferitigli con il mandato elettorale e la somma che costano ai cittadini, che, forse, per alcuni esemplari di HOMO POLITICUS sarebbe necessario parlare di una nuova sottospecie: l’HOMO POLITICUS LABORIOSUS!

 


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