Denise Pipitone, sospese ricerche in casa di Anna Corona La madre: «Forse qualcuno risponde di verità non dette»

Non ci sarebbero tracce di Denise Pipitone nella casa di Mazara del Vallo dove abitava Anna Corona, l’ex moglie del padre biologico della bambina scomparsa nel settembre del 2004. Stando a quanto emerso finora, i carabinieri della scientifica non avrebbero trovato nulla all’interno della palazzina di via Luigi Pirandello. Da oggi pomeriggio i vigili del fuoco e i carabinieri del Sis hanno eseguito una lunga ispezione nell’edificio dove, fino a pochi anni fa, hanno vissuto Anna Corona e sua figlia Jessica Pulizzi

Con carte del catasto alla mano, le forze dell’ordine hanno cercato eventuali tracce di lavori di muratura fatti negli ultimi anni. I controlli sono stati estesi anche al garage e a una botola con un pozzo. «Io questo pozzo non lo ricordo», ha dichiarato intanto Pietro Pulizzi, il padre di Denise ed ex marito di Anna Corona che, in quella casa ha anche vissuto. Ovunque, pare che l’esito sia stato negativo. Al momento, lo stabile non risulta essere stato posto sotto sequestro. Era stata una segnalazione, non anonima, a indicare agli investigatori alcune notizie ritenute «molto interessanti». La madre di Denise, Piera Maggio, ha sottolineato che «qualcuno, forse, sta rispondendo delle non verità dette in questi anni».

In questo momento, intanto, nella piazza principale di Mazara del Vallo si sta tenendo la manifestazione Insieme per Denise. «Ci auguriamo verità e giustizia – ha detto Piera Maggio, la mamma della bambina scomparsa – Chi ha sbagliato deve pagare, nonostante siano passati 17 anni. Vedere tanta gente che ci dà calore e umanità – aggiunge la donna che non si è mai arresa insieme al padre di Denise, Piero Pulizzi – è una cosa che ci dà forza in una situazione angosciante». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo