David, vita da senzatetto in attesa di rivedere il figlio «Seguo il ritmo dei cani, loro mi hanno fatto rinascere»

Un colpo di clacson. David scavalca il muro, con un salto è sulla strada. Sale in macchina dove ad aspettarlo c’è la ragazza che lui chiama «il mio nuovo amore». Deve fare in fretta, tutto in pochi secondi. Altrimenti la sua famiglia gli viene dietro. Non lo lascia andare. Sono in tanti, ben 16. Arrivati man mano nel corso degli ultimi anni. Aggregatisi liberamente. «Non ho mai avuto un cane – racconta – un giorno il mio amico Joseph è stato ricoverato in ospedale dove è poi morto per leucemia. Lui viveva come me per strada, stava sempre in via Pacini. E’ lì che ho trovato Tesla e Bobbi, i suoi due randagi. Erano rimasti ad aspettarlo, qualcuno mi ha chiesto di prenderli con me. Io ho pensato: se vengono liberamente va bene, ma senza guinzaglio». 

Tesla e Bobbi sono stati i primi due. La sua salvezza, l’inizio della sua rinascita. Oggi sono in 16. L’ultima arrivata è Stellina, un morbido batuffolo marrone affidatagli da qualche dipendente comunale. David è nato a Pretoria 37 anni fa. Ma dal 2000 ha scelto Catania per vivere. «Non avrei mai pensato di venire qui, l’ho fatto solo per lei». Lei si chiama Marzia ed è la sua ex moglie, con cui ha avuto un bambino. «Due giorni fa ha compiuto 10 anni. Non lo vedo da un anno». Si sono conosciuti in Irlanda quasi 15 anni fa. «Ho fatto l’Erasmus a Trento, poi ho viaggiato per un po’ e sono finito a Galway. C’era un’energia particolare in quel momento, la città era piena di musicanti». David e Marzia fanno i camerieri nello stesso locale sul fiume Corbin. «Ho seguito l’amore e sono andato a vivere in un paesino ai piedi dell’Etna, ma le cose non sono andate bene», racconta.

Le tensioni con la famiglia di lei, il malessere psicologico di David – «stavo male, come una forma di pazzia, pensavo di morire» – lo spingono di nuovo a partire. «Mentre ero in Svizzera, scopro che Marzia era rimasta incinta». Il giovane sudafricano torna per stare vicino alla sua compagna. «Ma stavo diventando violento, per il bene di mio figlio ho deciso di allontanarmi di nuovo, stavolta però sono rimasto vicino a loro», spiega. Inizia un periodo fatto di qualche lavoretto saltuario: il pasticciere a Nicolosi, l’operaio in una ditta della zona industriale di Catania. Ma un altro amore finisce male. E’ la goccia che spinge David a lasciarsi andare e a scegliere la strada come sua casa. L’alcool come subdolo compagno.

«Ho letto nel libro di uno storico che ai tempi di Gesù alcuni schiavi vivevano fuori dalla società insieme a branchi di cani. Io a un certo punto ho dovuto scegliere se allearmi con i cani o con la società. Non volevo più vivere di fretta e ho scelto i primi». Da quando David ha trovato la nuova famiglia i problemi con l’alcool sono migliorati. Il suo stile di vita è diventato più selvaggio. «Ho imparato a stare insieme a loro, non a educarli», precisa. «Lui – spiega Flavia Curcio, volontaria della Lega nazionale per la difesa del cane e tutor, insieme a Valentina Barone, dei randagi di David – fa parte del branco, è il leader perché provvede alle necessità di tutti. Per questo i cani lo seguono ovunque, ma non c’è un rapporto di sudditanza». 

Fino a luglio il giovane sudafricano sosta in piazza Europa. La sua presenza, ma soprattutto quella dei cani, non è gradita. Gli bruciano la tenda, di notte viene aggredito da ragazzi in motorino, alcuni randagi muoioni avvelenati. «Ho avuto più problemi con i ricchi, quelli del porto Rossi, e con i poliziotti di Corso Italia – racconta – una volta un agente mi ha dato un ceffone e ha puntato la pistola contro un mio cane». Vedere David e il suo branco passare per le vie della città può certamente spaventare. «Ma solo una volta uno di loro ha morso un ragazzo che stava rubando», precisa Valentina Barone, una delle tutor che hanno fatto microchippare e sterilizzare i cani. «Lo so che facciamo terrore – ammette David – per questo non faccio mai lo spacchioso e mi sento un privilegiato a continuare ad avere questa libertà». 

A luglio i carabinieri, insieme all’accalappiacani, costringono il giovane a spostarsi in un nuovo posto in periferia: una struttura pubblica ormai dismessa. Una scelta che David all’inizio non capisce e mal sopporta. Adesso però ha trovato la sua dimensione. Vive in una casa con una stanza, oltre al bagno e alla cucina. Può usufruire dell’acqua corrente, ma non ha elettricità. All’inizio di novembre, David si ritrova, suo malgrado, a convivere per qualche giorno con scheletri e carcasse di cane, in un ex maneggio nell’Oasi del Simeto.

Una benefattrice di Milano, conosciuta tramita la Lega per la protezione del cane, gli ha regalato un caricatore solare, che gli permette di alimentare il telefono cellulare, il lettore mp3 e una piccola radio, gli unici dispositivi elettronici che possiede. Un vecchio ombrellone rivestito di carta pesta, alluminio e pezzi di specchio svolge la funzione di forno, capace di arrivare alla temperatura di ebollizione. «Le mie giornate? Seguo il ritmo dei cani, a volte sono pigri, altre pronti per andare in missione». 

Capita di arrivare anche in centro, dove incontra sia amici – una trattoria in via Crociferi che gli conserva i resti dei pasti o Amelia, la puttana di San Berillo, che gli regala le scatolette – che nemici. Come quando, alle 4 di notte è stato aggredito al Tondicello della playa «da alcuni spacciatori e da un cane che ormai è abituato a fare la sentinella per loro», precisa. 

A dicembre la mamma di David verrà a trovarlo dopo sette anni. «Incontrerà mio figlio e spero che la situazione migliori – conclude il giovane sudrafricano – Io posso solo aspettare. C’è stato un distacco. Forse lui non mi vuole più bene. Ma non me ne vado, resto qui per i miei due amori».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal Sudafrica a Catania, per seguire un amore che, però, finisce male. L'alcool, la strada, il malessere psicologico. Fino a quando non prende con sé due randagi di un amico clochard morto di leucemia. E' l'inizio di un'avventura nuova. Oggi David è il leader di un branco di 16 cani. E spera sempre di riabbracciare il suo bambino. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]