Da quattro mesi senza stipendio Appello a Crocetta per salvare la Foss

Esasperati. Sono i lavoratori e gli artisti della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio. Una condizione non nuova per loro, dal momento che è già stata vissuta più volte negli ultimi cinque anni. Alla base di una situazione che «rasenta l’umiliazione» c’è per i sindacati la mancanza di una politica culturale della Regione. Così Slc Cgil e Uilcom Uil di Palermo hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, a quello del Cda della Foss, Salvo Cincimino, e al sovrintendente della Foss, Francesco Ernani, chiedendo un intervento immediato per salvare la Foss dal baratro.

«Da anni la Foss subisce l’assenza di una politica culturale che l’ha relegata in una condizione disastrosa – dicono il segretario della Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso, e il segretario Uilcom Uil, Giuseppe Tumminia -. Da quattro mesi i lavoratori ed artisti sono senza stipendio, condizione tra l’altro che si ripete da circa cinque anni e tutto ciò non può più proseguire». La Foss viene da un percorso di commissariamento che, per le parti sociali, ha risolto «alcune malpractice gestionali», con una riduzione anche dei costi compreso quello del lavoro.

Insomma, dopo aver fatto la propria parte, i sindacati chiedono alla politica di aprire una discussione di merito su alcuni punti ritenuti «prioritari e fondamentali» su cui poter avviare la rinascita della Foss. Innanzitutto la congruità delle risorse economiche, la regolarità dei pagamenti degli stipendi, una politica di esodo incentivato per i lavoratori prossimi alla pensione. Ma tra le priorità da seguire per Slc Cgil e Uilcom Uil c’è anche un piano di collaborazione con gli altri teatri siciliani utile a produrre risparmi e un progetto di formazione per la riqualificazione del personale. 

Slc Cgil e Uilcom intendono avviare assieme ai lavoratori una «battaglia di civiltà» per obbligare le istituzioni a dare lustro, con «una politica culturale adeguata», alla Fondazione orchestra sinfonica siciliana, gioiello che nel 1963 ha avuto tra i suoi direttori d’orchestra Igor Stravinsky, che inaugurò la stagione. «Siamo determinati a perseguire con ostinazione, razionalità e passione – dicono Rosso e Tumminia – tutte le azioni che potranno condurre alla stabilizzazione artistico-economica dell’Orchestra, convinti più che mai che Palermo e la Sicilia abbiano assoluta necessità di istituzioni culturali come la Foss per sviluppare civiltà, turismo, economia e cultura: strumenti essenziali per combattere la mafia e il degrado». 


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I lavoratori e gli artisti della Fondazione orchestra sinfonica siciliana sono esasperati in una situazione che «rasenta l'umiliazione». Una condizione che ripete ormai da cinque anni. Adesso chiedono un incontro al governatore, al presidente del Cda e al sovrintendente. Rosso (Slc Cgil) e Tumminia (Uilcom Uil): «Manca una politica culturale. Vicini al baratro»

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