Da domani ruspe sulla scorciatoia di Caltavuturo  Il sindaco: «Auto blu transitano su viadotto Himera»

Ruspe in azione lungo la vecchia regia trazzera di Caltavuturo. I lavori per asfaltare e rendere transitabile la vecchia strada sterrata, che due ditte locali hanno riportato in vita a proprie spese nei giorni post crollo, partiranno domani. Una soluzione tampone, che nelle intenzioni dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle, servirà a ricucire la Sicilia, tagliata in due dopo il crollo del ponte Himera. Per finanziare i lavori i pentastellati hanno messo a disposizione 300 mila euro, i soldi a cui rinunciano mensilmente i deputati grillini di Palazzo dei Normanni.

Una volta completata, la strada-scorciatoia, lunga circa un chilometro e larga cinque, consentirà di ridurre i disagi per chi è costretto oggi a fare la spola tra le due parti dell’Isola, consentendo un risparmio, in termini di tempo di percorrenza, di 40 minuti. A completarla ci vorrà poco meno di un mese. Sarà realizzata in calcestruzzo con canali di gronda e guardrail e due impianti semaforici. Una cartellonistica indicherà agli automobilisti il percorso da fare per bypassare l’interruzione sulla A19. A fine luglio, così, chi si sposta dalla Sicilia occidentale a quella orientale (e viceversa) sulla A19 potrà evitare il lungo e tortuoso viaggio, che costringe ad arrampicarsi sulle montagne di Polizzi. A lavori ultimati gli automobilisti diretti a Catania da Palermo potranno uscire a Scillato e, attraverso la nuova strada, rientreranno a Tremonzelli. Uscita a Tremonzelli e rientro a Scillato, invece, per chi viaggerà in direzione opposta. 

Il via ai lavori è scattato dopo la firma, ieri, al protocollo di intesa tra il Movimento 5 Stelle, il Comitato dei cittadini ed il Comune di Caltavuturo. «La strada-scorciatoia non risolve tutti i problemi, ma è già qualcosa», dice a MeridioNews il sindaco del piccolo centro delle Madonie, Domenico Giannopolo. Prime indiscrezioni emerse oggi dall’incontro romano tra gli assessori alle Infrastrutture e al Territorio, Maurizio Croce e Giovanni Pizzo, il commissario straordinario Marco Guardabassi e i tecnici dell’Anas, parlavano di un allungamento dei tempi di realizzazione della bretella: da quattro a tre mesi. Ma sono state smentite da Croce che ha spiegato il cronoprogramma, annunciando l’inizio dei lavori per il 10 agosto. 

Tempi lunghi che mal si conciliano con le esigenze del territorio. E che per il sindaco di Caltavuturo sono anche il segno di un’azione poco incisiva della Regione. «Abbiamo serie difficoltà a capire cosa stia facendo Pizzo. Da un assessore alle infrastrutture ci si sarebbe aspettati un coordinamento e una progettualità di cui non c’è traccia». Al contrario l’esponente del governo Crocetta «è andato a rimorchio dei progetti dell’Anas». Al danno, però, si aggiunge la beffa. «L’assessore lo scorso 17 aprile aveva invitato il Genio civile e e l’ufficio tecnico del Comune – spiega ancora il primo cittadino – a redigere un progetto con somma urgenza. Ma a mesi di distanza da quella comunicazione tutto tace. Segno che da parte sua non c’è mai stato un serio interessamento». 

E c’è di più. Sul viadotto Himera, lato carreggiata Catania-Palermo, transiterebbero auto blu con tanto tanto di lampeggianti. «Sono state viste la mattina presto e in tarda serata», denuncia Giannopolo. In barba al pericolo dichiarato dall’Anas. Di fronte alla «dichiarata impossibilità o mancanza di volontà» della Regione ai cittadini di Caltavuturo non è rimasto altro da fare che lanciare un appello. A banche, associazioni e gruppi parlamentari. 

«L’unico che ha risposto è stato il Movimento Cinque Stelle – dice ancora Giannopolo -. Adesso il nostro obiettivo è di raggiungere 50-60mila euro». Da aggiungere al tesoretto di 300mila euro messo a disposizione dai grillini. Al momento in cassa ci sono altri 10mila euro. Per racimolare il denaro necessario a finanziare l’opera è partita la raccolta fondi: oltre a un conto corrente, c’è il presidio all’imbocco della trazzera. Qui cittadini e membri del comitato civico chiedono un euro a tutti gli automobilisti che già la utilizzano: Un caffè per la trazzera è lo slogan. «A fine luglio – dice ancora il sindaco – organizzeremo un grande evento musicale con sponsor e sbigliettamento. Inoltre, abbiamo messo a sorteggio una bicicletta del valore di mille euro che ci è stata donata da una casa di produzione».

I pentastellati, intanto, incassano il successo del via libera ai lavori. «Rispondiamo con i fatti all’inerzia dei governi centrale e regionale che ancora cincischiano vergognosamente mentre l’economia isolana muore giornalmente. Ancora non c’è nemmeno l’ombra delle ruspe che dovrebbero realizzare la bretella. Qui si rischia di vedere passare invano non solo l’estate, ma anche l’autunno e, probabilmente, pure l’inverno. Crocetta – continuano i parlamentari -, il re dei proclami a vuoto faccia un bagno di umiltà e una volta tanto dia risposte concrete ai siciliani, che sono stanchi di false rivoluzioni e veri fallimenti. Cambi marcia per gli ultimi scampoli di mandato che gli rimangono». Al governo regionale arriva anche l’appello di Giannopolo. «È arrivato il momento di far partire i lavori. Subito». Ma da Roma non arrivano notizie rassicuranti e la tabella di marcia allunga i tempi.


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