Crocetta non va all’Ars ma apre alle dimissioni «Un mese, poi valutiamo chiusura anticipata»

Oggi il presidente Rosario Crocetta non si presenterà all’Ars, a differenza di quanto annunciato. Lo farà probabilmente giovedì, nella seduta già fissata per mezzogiorno. In quella sede dovrà fornire spiegazioni sulla bufera che lo ha colpito dopo le intercettazioni choc con il suo medico personale Matteo Tutino, e quello lo sta già facendo in queste ore saltando da un mezzo di informazione all’altro per dare la sua versione dei fatti. Ma dovrà soprattutto dire qualcosa sul suo futuro. 

E per quello prende tempo, anche se ormai la fine anticipata della legislatura sembra segnata, dopo che sia il Pd che l’Udc hanno pubblicamente preso le distanze dal presidente. Che oggi, per la prima volta, apre a un possibile passo indietro: «All’Assemblea siciliana dirò che non posso dimettermi su una motivazione inesistente, che non sono disponibile a subire all’infinito il martirio – spiega Crocetta al Corriere della Sera – Ma che, fatte alcune cose importanti per la Sicilia, possiamo valutare con Parlamento e maggioranza, dentro il centrosinistra, un percorso per una chiusura anticipata della legislatura». E detta i tempi: «Brevi, per poveri, province, acqua pubblica, bilancio e sblocca-Sicilia potrebbe bastare un mese».

Su questa ipotesi nelle prossime ore continueranno a confrontarsi i vertici regionali e nazionali del Partito democratico, con l’obiettivo di arrivare a giovedì con una exit strategy condivisa. Intanto torna a parlare Lucia Borsellino. «Fin dal primo giorno – spiega a Repubblica – ho avuto ben chiaro che nei miei confronti c’era un clima di ostilità e di diffidenza. Ho deciso di interrompere definitivamente questa esperienza quando ho avvertito la grande distanza che vi era tra me e le reazioni pubblicamente rese dal presidente di fronte all’arresto del dottor Tutino, volte a minimizzare quanto accaduto». Rispetto al suo rapporto con il presidente Crocetta, l’ex assessora alla Sanità precisa: «Io sono stata leale con lui, ma lui non mi ha detto tutto».


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