Tre morti in meno rispetto a ieri, quando i decessi erano stati 11. Attualmente nell'Isola ci sono 8540 infetti, mentre dall'inizio della pandemia sono 14586. Intanto l'assessorato alla Salute lavora a uno screening di massa sulla popolazione
Covid, nuovo record di contagi: 796 in 24 ore Regione a lavoro per tamponi a tutti i siciliani
Continua a salire la curva dei contagi in Sicilia. Nelle ultime 24 ore le persone risultate positive sono 796, 234 in più rispetto alla giornata di ieri quando gli infetti erano stati 562. Abbattuto così il precedente record giornaliero, risalente al 16 ottobre quando i tamponi positivi erano stati 578. Rispetto a ieri diminuiscono però le persone decedute, passate da 11 a 8. I morti da quando è iniziata la pandemia sono 398. A livello nazionale sono sei le Regioni che hanno registrato più di mille casi giornalieri: Lombardia, Piemonte, Campania, Veneto, Lazio e Toscana.
I nuovi ricoveri nei reparti siciliani di Terapia intensiva sono sei – 89 in totale – a fronte delle 677 persone ospedalizzate. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 7732 tamponi. Il report giornaliero diffuso dal ministero della Salute fotografa anche la situazione delle singole province: il numero maggiore di casi è stato registrato nel territorio di Palermo con 351 casi, segue la provincia di Catania con 211 e poi Trapani con 60. Completano la mappa del contagio Ragusa con 49, Messina 47, Caltanissetta 28, Siracusa 24, Agrigento 19 ed Enna 7. Almeno per il momento, restano quattro le zone rosse istituite con le ordinanze specifiche del presidente della Regione Nello Musumeci. Si tratta di Galati Mamertino (Messina), Randazzo (Catania), Sambuca di Sicilia (Agrigento) e Mezzojuso (Palermo).
La Regione, tramite l’assessorato alla Salute guidato da Ruggero Razza, è a lavoro per una campagna di screening, con tamponi rapidi, a tutta la popolazione residente nel territorio della Sicilia. Il progetto è stato illustrato ieri pomeriggio ai sindaci dell’Isola attraverso un incontro, in videoconferenza, che ha coinvolto oltre 200 Comuni. L’obiettivo è quello di contenere il contagio e per questo ogni municipio, in collaborazione con le aziende sanitarie provinciali, dovrà allestire delle apposite aree in cui verranno effettuati i tamponi. Procedura, quest’ultima, che sarà rigorosamente su base volontaria. Al momento le Regioni che hanno attuato misure più restrittive rispetto al Dpcm di quattro giorni fa restano Lombardia, Liguria, Campania e Piemonte. A seconda dell’aumento dei casi anche la Sardegna potrebbe attuare una chiusura totale per 15 giorni.